venerdì 28 giugno 2013

Amazon AutoRip ora disponibile sul sito Amazon.it

Amazon annuncia oggi il lancio di Amazon AutoRip, un nuovo servizio che offre automaticamente e senza costi aggiuntivi le versioni MP3 di CD e vinili acquistati da Amazon.it. Acquistando CD e vinili AutoRip, le relative versioni in MP3 vengono automaticamente aggiunte alle librerie Cloud Player dei clienti e sono così disponibili, senza alcun costo aggiuntivo, per il download e la riproduzione immediata, ancor prima dell'arrivo del CD o vinile. Inoltre, i clienti che hanno acquistato album AutoRip in qualsiasi momento a partire dall'apertura della categoria Musica di Amazon.it nel 2010, troveranno automaticamente e senza costi la versione MP3 di quegli album all'interno delle loro librerie Cloud Player. AutoRip è disponibile per oltre 250.000 album, facilmente riconoscibili grazie al logo AutoRip, tra cui titoli di tutte le principali case discografiche, e molti altri continueranno ad aggiungersi. "Cosa ne diresti se l'azienda da cui hai acquistato album musicali a partire dal 2010 avesse acquisito i diritti per renderti disponibile la versione MP3 di questi CD e vinili? E se questa azienda ti mettesse a disposizione la versione MP3, automaticamente e senza alcun costo aggiuntivo?" ha commentato Jeff Bezos, Founder e CEO di Amazon. "Bene, apartire da oggi, tutto questo è disponibile per i nostri clienti di Amazon.it sui propri acquisti passati, presenti e futuri, senza costi aggiuntivi. Queste opportunità ci entusiasmano perché ci permettono di riservare ai nostri clienti qualcosa di speciale".

Le funzionalità di AutoRip comprendono:

·      Copie digitali: i clienti di Amazon chea cquistano vinili e CD AutoRip ricevono subito, automaticamente e senza alcun costo aggiuntivo, le versioni MP3 degli album direttamente nelle loro librerie Cloud Player. Trasferire le copie digitali dei CD o vinili su più dispositivi sarà solo un ricordo.

 

·       CD e vinili acquistati a partire dal 2010 su Amazon.it: anche le versioni MP3 di CD e vinili AutoRip che i clienti hanno acquistato a partire dal lancio della categoria Musica di Amazon.it nel 2010, saranno trasferite senza costi aggiuntivi alle loro librerie Cloud Player.

 

·       Ascolta la musica ovunque: la musica può essere riprodotta istantaneamente su qualsiasi Kindle Fire HD, Kindle Fire, smartphone o tablet Android, iPhone, iPad, iPod Touch e qualsiasi browser web. I clienti avranno la libertà di poter ascoltar la propria musica da più dispositivi rispetto ad altri servizi cloud musicali.

 

·       Backup e archivio gratuito: tutti gli MP3 AutoRip sono salvati automaticamente nelle librerie Cloud Player dei clienti e non sono conteggiati nel calcolo dello spazio d'archiviazione a disposizione su Cloud Player. I clienti possono comprare musica sapendo che sarà archiviata in modo sicuro su Cloud Player e che potranno ascoltarla da qualsiasi dispositivo compatibile.

 

·       Audio di alta qualità: la musica AutoRip è di alta qualità con MP3 audio a 256 Kbps


 

AutoRip è disponibile per le ultime novità, grandi classici e album bestseller come 21 di Adele, Schiena di Emma, #PRONTOACORRERE di Marco Mengoni, 13 dei Black Sabbath, Wrecking Ball di Bruce Springsteen, Noi di Eros Ramazzotti eThriller di Michael Jackson.

Il catalogo dell'MP3 Store di Amazon offre oltre 25 milioni di canzoni eogni giorno presenta prezzi vantaggiosi anche per gli album più popolari, molti dei quali disponibili a partire da € 3,99.

www.amazon.it/autorip

giovedì 27 giugno 2013

Il Duomo di Milano sulla tavola degli italiani

Per tutta estate 3 milioni di bottiglie Bracca in tavola a sostegno di uno dei simboli dell'arte italiana, il Duomo di Milano. 

Acqua Bracca, azienda bergamasca leader nella produzione di acque minerali, è ufficialmente in campo per "Adotta una Guglia". Infatti, è iniziata a giugno e proseguirà per i prossimi due mesi la distribuzione di tre milioni di bottiglie con le quali il gruppo Bracca rende omaggio al simbolo di Milano: per tutta l'estate saranno in circolazione un milione di retro etichette che ritraggono la Cattedrale e due milioni con quattro diversi primi piani delle sue guglieL'iniziativa è promossa dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e sostiene il progetto "Adotta una Guglia", finalizzato alla raccolta delle risorse necessarie a sostenere i Grandi Lavori in corso sul Monumento. La Fabbrica attraversa in questo momento una fase senza precedenti nella recente storia dell'Ente, con la necessità di reperire ancora 20 milioni di euro: i Grandi Cantieri aperti sono dodici e, come nel medioevo, l'istituzione si sta misurando quotidianamente con i potenti numeri della Cattedrale all'interno e all'esterno del Monumento. Il Gruppo Bracca attraverso questa iniziativa conferma l'impegno a proseguire la storia del Duomo di Milano, da sempre legata alla generosità di grandi famiglie ed illustri mecenati, ed entra a far parte del gruppo dei numerosissimi sostenitori che ogni giorno partecipano alla gara di solidarietà per la cura della Cattedrale che ha permesso finora l'apertura di dodici cantieri.  Sebbene sia la prima volta che il Gruppo Bracca rende omaggio con etichette personalizzate ad iniziative che hanno luogo fuori dai confini bergamaschi, l'azienda ha già dedicato etichette speciali a grandi eventi che hanno visto protagoniste scienza e cultura. 

mercoledì 26 giugno 2013

Mutuo Energia Casa: la riqualificazione energetica a costo zero

La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate riparte dalle famiglie per aiutarle a risparmiare sulle bollette.
E più la classe energetica è elevata, più lo spread applicato si abbassa.
La prima rata dopo un anno.

Ristrutturare la propria abitazione praticamente a costo zero. Grazie ai bonus fiscali e al risparmio che si avrà in bolletta, gli investimenti fatti per riqualificare energeticamente l'immobile, l'investimento potrà essere ammortizzato senza accorgersene. E davanti ai costi per il finanziamento dei lavori, c'è impegno a ridurre lo spread bancario: più la classe energetica sale e più lo spread scende. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate lancia il mutuo Energia Casa dedicato a chi vuole ristrutturare la propria abitazione per migliorarne la classe energetica. Il mutuo prevede il finanziamento fino al 100% delle spese di ristrutturazione, con il versamento della prima rata dopo 12 mesi. «È una netta presa di posizione nei confronti delle famiglie», premette il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Davanti ad una perdurante situazione economica difficile, c'è la necessità di creare strumenti che possano rilanciare gli investimenti. Abbiamo deciso di ripartire dal nostro nucleo storico, facendo focus sulla casa che è uno dei beni principali per le nostre famiglie». L'abitazione resta infatti uno dei beni di maggiore interesse. Solo che mediamente metà del patrimonio edilizio residenziale risulta essere particolarmente critico sotto il profilo energetico, visto che risale agli anni 50-70. «Riqualificare la casa è fare oggi degli investimenti che possono portare ad un risparmio domani. In più si inizia a versare le rate dopo un anno dall'erogazione del finanziamento », prosegue Scazzosi. Precisa il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni: «Approfittando dei bonus fiscali sul risparmio energetico che, grazie alla recente normativa, arrivano fino al 65%, e valutando anche il risparmio nella bolletta per il riscaldamento, l'investimento ha quasi costo zero». Infatti, secondo l'ultimo Rapporto Annuale Efficienza Energetica dell'Enea si stima che i costi di riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria varino di molto a seconda della classe energetica dell'edificio: il costo bolletta normalizzato passerebbe dai quasi 16 euro al metro quadrato all'anno per una casa in classe G a meno di un euro a metro quadrato per un'abitazione in classe A. Inoltre, la Bcc non è solo motore di proposte, ma entra in prima persona nel progetto, credendoci. La formula è quella dello spread, ovvero il guadagno in senso stretto della banca. «Siamo consapevoli del nostro ruolo di banca locale e della necessità che c'è, soprattutto in questo momento, di dare dei segnali importanti», prosegue Barni. «Abbiamo deciso di agire sullo spread: maggiore sarà la classe energetica che l'immobile otterrà alla fine della dell'intervento di riqualificazione energetica e minore sarà lo spread applicato».


Per ulteriori informazioni sul mutuo Casa Energia basta rivolgersi in una delle 17 filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (www.bccbanca1897.it).

Occorre affrettarsi perché alcuni bonus fiscali per i lavori di riqualificazione energetica sono validi solamente fino alla fine dell'anno.

lunedì 24 giugno 2013

Un'azienda italiana usa il sistema più sicuro al mondo per prevenire gli incendi nei data center

InAsset di Pasian di Prato (UD) è la prima azienda italiana ad applicare ai data center la tecnologia N2Firefighter® di Isolcell Italia SpA,
che crea un'atmosfera autoestinguente che previene qualsiasi tipo di combustione.
Il case study è stato tra i finalisti del "Data Center Solutions Awards 2013"

 

La prevenzione incendi è una priorità per chi custodisce fisicamente grandi quantità di dati e, a maggior ragione, lo è per InAsset, azienda di Pasian di Prato (UD) che gestisce un data center di 1.800 mq che fornisce servizi di hosting, housing, backup e disaster recovery per centinaia di aziende clienti. InAsset è sempre attenta a ricercare soluzioni innovative e con molte delle proprie risorse impegnate in ricerca e sviluppo; da questa attitudine deriva la decisione di applicare alle proprie strutture N2Firefighter®, il sistema che previene gli incendi grazie alla tecnologia di atmosfere generate e controllate andare oltre le normali attività di rilevazione e spegnimento. Spiega Manuel Pascolat, vicepresidente e amministratore delegato di InAsset: «Invece di intervenire per spegnere l'incendio una volta che questo si è sviluppato, con N2Firefighter® viene modificata la composizione dell'atmosfera della sala, immettendo azoto e riducendo così la percentuale di ossigeno sotto il 15%; un livello che consente comunque a chi lavora di entrare nella sala senza pericoli ma non permette alla fiamma di crearsi». InAsset è l'unica azienda in Italia e una delle prime al mondo ad applicare ai data center una tecnologia che va oltre il concetto di "sistema antincendio": «Quelli tradizionali -spiega ancora Pascolat- entrano in azione quando l'incendio è già in atto e tentano di limitarne i danni, mentre N2Firefighter® annulla completamente la possibilità che l'incendio si inneschi». L'ossigeno è il comburente naturale di ogni processo di combustione e nell'aria che respiriamo è presente al 21% circa; abbassarlo al di sotto del 15% (la percentuale che troviamo a circa 3.000 metri di quota) annulla la possibilità che un incendio si formi, mantenendo comunque condizioni adatte a lavorare per qualche ora nell'ambiente protetto. Quella dell'atmosfera modificata e controllata è una tecnologia già utilizzata nei magazzini per l'industria ortofrutticola per rallentare il deterioramento dei prodotti. Non a caso il fornitore di N2Firefighter® è Isolcell Italia SpA, un'azienda leader nel settore delle atmosfere modificate e controllate di Laives (BZ), con 56 anni di esperienza nella costruzione di impianti. InAsset è stata la prima realtà italiana a dotare il proprio data center di questo sistema e il case study è stato esaminato con successo dalla commissione del Data Center Solutions Awards di Londra 2013, entrando negli 8 finalisti nella categoria "Data Center Facility Product of the Year".

InAsset Srl è fra i maggiori operatori nel settore telecomunicazioni del Friuli Venezia Giulia. La sua infrastruttura principale è il data center di 1.800 mq a Pasian di Prato (UD), che fornisce servizi di hosting, housing, backup, disaster recovery e co-location su misura per le aziende. Con i marchi NordExt e Wipex, InAsset fornisce connettività a banda larga in fibra ottica e wireless in diverse zone della regione.

venerdì 21 giugno 2013

Nasce Esselunga Equilibrio

Dopo i prodotti a marchio proprio Bio, Top e Naturama, la catena Esselunga lancia una nuova linea di prodotti pensati per chi è attento al proprio benessere: Esselunga Equilibrio.
Le referenze sono in vendita dallo scorso 27 Maggio 2013 in tutti i supermercati dell'insegna e on line sul sito web www.esselungaacasa.it, dove è possibile visualizzare anche i dettagli su ingredienti, calorie e valori nutrizionali dei vari alimenti.
Fanno parte della nuova linea:
  • Cereali Well flakes;
  • Bran Sticks (bastoncini di crusca ricchi di fibre e vitamine);
  • Biscotti integrali e ai cereali;
  • Fette biscottate, cracker, grissini e crostini integrali;
  • Pasta integrale;
  • Fior di cracker e grissinetti;
  • Gelato Fior di Latte e Cacao;
  • Latte fermentato bianco e alla fragola in bottigliette monodose.
 

giovedì 20 giugno 2013

Alce Nero dà il benvenuto a "Coccola" l'albicocca buona, biologica e fresca

Frutto della sinergia con gli agricoltori Brio, socio del gruppo che riunisce più di 100 bio-agricoltori italiani, l'albicocca "Coccola" fa il suo ingresso tra le referenze top di gamma con le quali Alce Nero amplia l'offerta di eccellenze di ortofrutta biologica nel mercato del fresco.

Con l'arrivo del vero caldo aumenta il desiderio di frutta fresca, succosa e ricca di vitamine. Alce Nero, brand di riferimento nel settore del biologico in Italia e nel mondo risponde alle esigenze di stagione dei suoi consumatori presentando "Coccola", l'albicocca della Selezione Top, coltivata secondo il disciplinare di agricoltura biologica con passione e grande esperienza per offrire sul mercato l'eccellenza dell'ortofrutta. Pinzimonia, Delicata, Cremoso, Coccola, Generoso, Vellutata, Piccolino, Giusta, Trottola, Esmeralda, Rugginella, Montanara, Crocchia, Rossella, Spicchia e Candido: questi i nomi personalizzati delle sedici referenze Top - 7 ortaggi e 9 frutti - che compongono la gamma del fresco biologico firmato Alce Nero. L'azienda ha scelto di personalizzare la linea con nomi di fantasia che evocano le caratteristiche sensoriali o le peculiarità d'uso più rappresentative dei singoli frutti e ortaggi proposti, esaltandone le caratteristiche organolettiche e di sapore. Così "Coccola" è un'albicocca dal caldo colore giallo-arancio disponibile nei mesi di giugno e luglio. Scelta tra le varietà più vocate tra cui Harcot e Kioto, si contraddistingue per essere raccolta maturazione medio-avanzata e per risultare dolcemente morbida al palato. Il gusto e la profumazione intensa dell'albicocca "Coccola" sono frutto di una coltivazione rigorosamente biologica, rispettosa dei ritmi e delle risorse della natura, unita all'attenta ricerca e selezione di Alce Nero dei migliori produttori e luoghi di coltivazione. Si tratta di un nuovo concetto di ortofrutta, studiato in collaborazione con il Professor Roberto Della Casa, docente dell'Università di Bologna, che è possibile racchiudere in tre parole: Buono, Biologico, Fresco. Una filiera corta, che porta varietà di frutta e verdura biologica tipiche, particolari, sane e gustose dal produttore allo scaffale. Dotata di un packaging personalizzato, l'albicocca "Coccola" è attualmente in vendita nella grande distribuzione in confezioni di 450 g.

www.alcenero.com

Fondazione Bassetti: innovare con bellezza per rilanciare la manifattura

Old economy a chi? È proprio il caso di dirlo perché, dopo aver tessuto le lodi della tecnologia, oggi, a livello globale, si sta ripensando il ruolo della manifattura, del saper fare artigiano e del produrre. «Ripensare» che non significa «riproporre», ma innovare strutturalmente. Il XXI secolo impone una riflessione e un cambiamento del modo di produrre valore: Fondazione Giannino Bassetti, la cui missione è dare impulso alla responsabilità nell'innovazione, si fa ispiratrice di una nuova politica del fare attraverso il progetto Making in Italy - Making in USA: "Artisanship, Technology and Design. Innovating with Beauty", in programma dall'11 al 24 giugno a San Francisco nell'ambito dell'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. "Attraverso diverse modalità scelte – dibattiti, mostre, workshop – a San Francisco ci accingiamo a "mettere in scena" forme di creatività e innovazione che corrispondono all'incontro tra due civilizzazioni: quella italiana del saper fare artigiano e quella digitale della Silicon Valley - dichiara Piero Bassetti, presidente della Fondazione. Coinvolgere "i poteri" intorno a obiettivi di bene comune è il nostro modo di interpretare la responsabilità nell'innovazione. Raramente tante istituzioni italiane di prima importanza si sono presentate insieme per un'occasione internazionale, come accade oggi a San Francisco: Regione Lombardia e Comune di Milano; le Camere di commercio; il Politecnico di Milano; la Triennale; Confartigianato; gli sponsor Deutsche Bank, Poltrona Frau Group, FIAT e Autogrill. Ciascuno ha compreso di poter sostenere - con diversi gradi di responsabilità - artigianato e design come "nuove definizioni del lavoro" non in modo celebrativo, gloriandosi del passato, ma per il presente e per il futuro dei nostri giovani, che faticano a trovare opportunità e le cercano in un mondo "glocal". "Ecco la ragione dell'incontro tra l'avanguardia californiana, che prima ha generato il Web e oggi usa la rete per ripensare la manifattura (dal bit all'atomo); e l'avanguardia del "saper fare con bellezza", che reinventa la bottega leonardesca attraverso il connubio tra abilità artigiane e innovazioni politecniche. Il Paese conclude Piero Bassetti ha di fronte a sé una prospettiva enorme che non possiamo perdere: mettere insieme la nuova rivoluzione digitale con la sapienza artigiana del fare e del fare prodotti personalizzati. Si parla molto di disoccupazione giovanile, ma questa è una delle possibilità più concrete per rilanciare la nostra economia che ci è capitata negli ultimi 30 anni". La diffusione di tecnologie "nuove" ma già sperimentate, come le stampanti 3D e dei laser cut, permette la produzione di oggetti in tempi più rapidi rispetto a quelli dei vecchi artigiani. In passato, per riuscire a produrre un oggetto, un artigiano aveva bisogno di anni di studio del materiale (la famigerata soglia delle diecimila ore di pratica): la sua sapienza nasceva dalla capacità di combinare in oggetti fisici il design studiato da altri, di trasformare le idee in materia. Oggi le stampanti a tre dimensioni, la rivoluzione del bit che diventa atomo (informazione digitale che diventa materia) permettono a chiunque disponga di un progetto digitale di trasformarlo direttamente in prodotto. "Si potrebbe pensare che questa nuova rivoluzione spiazzi in modo inesorabile il saper fare artigiano italiano spiega Piero Bassetti. In realtà è esattamente il contrario: quanto più questa tecnologia si affermerà, tanto più il modo di produrre e consumare aprirà per i nostri operatori opportunità enormi. Le stampanti 3D e i laser cutter sono usciti dai garages e divenuti fatto produttivo, come moderne macchine a vapore: è la prima trasformazione strutturale – relativa ai modi di fare cose – nell'epoca del Web. Produzione e consumo: da sempre i due fronti opposti dell'economia di mercato, al centro del dibattito economico e di politica industriale. Solo per fare un esempio: quante volte ci siamo chiesti se siano meglio politiche che favoriscano e accelerino la produttività e quindi l'offerta o sia meglio agire sul lato dei consumi? Ma è proprio qui la sfida che abbiamo di fronte: produzione e consumo sono sempre più convergenti". In effetti, la stampa a 3D e i laser cut non sostituiscono il ruolo e l'esperienza dell'artigiano, anzi ne amplificano la conoscenza e le possibilità produttive. In primo luogo in termini di progettazione, perché le nuove tecnologie fanno da moltiplicatore, permettendo di creare prototipi velocemente e di rendere le idee rapidamente materia. Ma poi solo la sapienza artigiana permetterà a quell'oggetto di prendere la strada dello stile e della cura dei dettagli, come ha espresso benissimo Stefano Micelli – che duetterà con Chris Anderson a San Francisco – nel suo libro Futuro Artigiano. Le nuove tecnologie potranno essere utili anche in termini di produzione perché permetteranno agli artigiani locali di avere a disposizione progetti replicabili in tutte le parti del mondo, grazie a banche dati paragonabili a quello che è ormai diventato a noi familiare, il mercato delle "APP". Questi progetti standard amplificano le potenzialità dell'artigiano che potrà personalizzare gli oggetti, producendoli anche manualmente o componendo pezzi "a mano" con componenti stampati. "C'è un altro fronte sul quale questa rivoluzione agirà, quello del consumo continua Piero Bassetti. La gente si abituerà ad avere prodotti sempre più su misura (dal Taylorismo al tailor-made), un'abitudine che rilancerà il saper fare artigiano anche per prodotti e industrie non direttamente toccate dalla rivoluzione digitale. Come spiega Chris Anderson, uno dei nostri lecturer a San Francisco, nel suo best-seller "La coda lunga", vi è molto più mercato nella personalizzazione che nella standardizzazione, vi sono molte più vendite potenziali nei prodotti personalizzati che non in quelli standardizzati. Il problema se mai è la profittabilità industriale, ma è un problema che questa nuova tecnologia sta in parte risolvendo". Le opportunità che nascono da questa tecnologia sono straordinariamente adatte all'Italia: il nostro Paese può tornare centrale a livello globale perché è riconosciuto internazionalmente come patria del bello e del saper fare; il nostro design è da sempre invidiato e imitato perché incorpora in sé gli elementi progettuali del designer insieme alle abilità manuali, la conoscenza progettuale e tecnica, un mix che le nuove tecnologie potenziano enormemente. La personalizzazione, la produzione in serie limitata, il prodotto che si rinnova continuamente sono gli altri elementi che rendono questa fase economica e tecnologica straordinariamente importante per il nostro Paese. Un'innovazione che incontra la responsabilità: come aggiunge Giovanni Lanzone (The Renaissance Link): "Le macchine che possono stare in ogni luogo e fare lo stesso prodotto (la configurazione aperta) contribuiranno in modo decisivo alla riduzione dello shipping dei prodotti inerti con un vantaggio incalcolabile per il consumo energetico e le emissioni di CO2". "Per il lavoro giovanile e la politica economica nel suo insieme si tratta di un'opportunità che non si può perdere conclude Piero Bassetti. E' il treno tecnologico che passa più vicino alla fermata Italia degli ultimi trent'anni. Dobbiamo investire nell'economia della bellezza, con politiche e formazione adeguate, ma anche per sfruttare quello che rappresenta un vero e proprio vantaggio competitivo dell'Italia. Basti pensare a quanto queste nuove tecnologie possano rappresentare uno straordinario volano per l'occupazione, rendendo attraenti le occupazioni artigianali più tradizionali perché sono oggi, finalmente e nuovamente, alla frontiera tecnologica; occorre naturalmente essere disposti a ripensarle in modo radicale. In questo senso, Fondazione Bassetti vuole essere un "acceleratore" nella misura in cui promuove questi fenomeni e una sorta di "incubatore" nella misura in cui li sollecita e li facilita". Making in Italy - Making in USA: "Artisanship, Technology and Design. Innovating with Beauty" è un progetto che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Giannino Bassetti, il Consolato Generale d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura a San Francisco: incontri, eventi e dibattiti tra artigiani, makers e intellettuali italiani e statunitensi, cultori del bello ed esperti di nuove tecnologie, uniti nella definizione e realizzazione dell'economia della bellezza.
 
 

Politiche di remunerazione verso una maggiore trasparenza

I risultati del Say on Pay nel 2012 lasciano ben sperare per il futuro.
Il dissenso emerso genererà una reazione tra le società quotate e nelle prossime stagioni assembleari i risultati lo confermeranno.

Con l'introduzione nel TUF dell'art. 123-ter è stato stabilito che le società debbano predisporre ogni anno una relazione sulla remunerazione. La relazione, approvata dal consiglio di amministrazione, è sottoposta, per quanto riguarda la prima sezione contenente la politica della società in materia di remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione di tale politica, al voto dell'assemblea di approvazione del bilancio. Il 2012 è stato il primo anno in cui le politiche di remunerazione sono state sottoposte al voto degli azionisti e i risultati hanno dimostrato che l'Italia non è fanalino di coda in Europa. Anzi. Sotto diversi punti di vista la stagione assembleare del 2012 ha confermato la qualità del sistema di corporate governance del nostro paese, pur rimanendo irrisolte delle criticità. "Il sistema di corporate governance italiano credo sia tra i migliori al mondo" ha affermato subito Massimo Menchini, direttore corporate governance di Assogestioni, nel corso del suo intervento al Salone del Risparmio 2013, durante l'evento 'Il voto sulla politica in materia di remunerazione. Risultati ottenuti e risultati sperati…' che ha riunito gli interventi di Carmine Di Noia, vicedirettore generale di Assonime, Stefano Marini, Ceo corporate advisory, South Europe & Latin America di Georgeson, Massimo Belcredi, Ordinario di Finanza aziendale all'Università Cattolica del Sacro Cuore - Consigliere di amministrazione di ERG e Arca SGR, e Luigi Zingales, consigliere di amministrazione in Telecom Italia - Robert C. Mc Cormack Professor of Entrepreneurship and Finance - University of Chicago Booth School of Business. Durante la conferenza il livello informativo delle società italiane è stato elogiato da tutti i relatori che non hanno però omesso le criticità, sia dei risultati emersi nel primo anno di voto sulla politica in materia di remunerazione, sia del sistema di corporate governance in generale. Secondo Marini, ad esempio, è importante segnalare che nel 2012, se "si esclude il peso degli azionisti di maggioranza che in molte realtà italiane vizia i risultati dei voti, è evidente come un terzo degli investitori, soprattutto nei casi in cui si registra una forte presenza di istituzionali, abbia espresso un voto negativo alle politiche di remunerazione presentate". Voto che, ricordiamolo, non è vincolante ma comunque serve per esprimere un dissenso su un aspetto oggi considerato molto delicato. "Un dissenso che si è concentrato" ha continuato Marini "sull'impossibilità di ottenere la restituzione degli incentivi versati in caso di obiettivi aziendali non raggiunti, sulle metriche relative agli incentivi di breve periodo e, soprattutto, sulle indennità di fine rapporto". Vietato però pensare che l'Italia abbia ricevuto una bocciatura da parte degli investitori istituzionali. Come ha ricordato nel corso dell'evento Belcredi, non dobbiamo dimenticare che il 2012 era il primo anno e, se confrontiamo i risultati dei voti con gli altri paesi europei, "l'Italia è perfettamente in linea con gli altri mercati. Inoltre è dimostrato che il dissenso emerso al primo anno tende con il tempo a ridursi. Anche perché, è vero che il voto non è vincolante, ma una reazione la genera sempre, inevitabilmente". Una reazione che non determinerà una riduzione dei compensi, né uno spostamento del potere decisionale, ma piuttosto un "aumento della trasparenza", ha concluso Belcredi. Quest'ultimo è un elemento importante anche per Luigi Zingales che, pur ammettendo che l'Italia in termini di corporate governance sulla carta non ha nulla da invidiare ad altri paesi, ha ricordato come il nostro paese sia purtroppo noto per "le regole meravigliose", ma anche per "un'applicazione delle regole che lascia sempre un po' a desiderare". Per questo Zingales ha invitato tutti a tenere ben presente che il voto sulle politiche di remunerazione non risolve problemi come il conflitto di interesse oggi esistente quando il ceo è anche l'azionista di maggioranza. E non può risolvere il difficile compito di chi deve stabilire il livello di remunerazione di un ceo, sul quale incide anche la volatilità elevata dei mercati. "Il Say on Pay (così viene chiamato in inglese il voto sulle politiche di remunerazione, ndr) è dal mio punto di vista una forma di disclosure che deve essere sempre più semplice e sempre più comprensibile a tutti", ha affermato Zingales, che non dimentica il rischio che alcuni hanno più volte evidenziato nel dibattere sul say on pay: più aumenta la disclosure sulla remunerazione, più aumentano i vincoli, più i manager di qualità sceglieranno vie diverse. Ma Zingales, come anche gli altri relatori, condividono il pensiero espresso all'inizio dell'evento da Di Noia: "In Italia abbiamo una quantità di informazioni in materia di governance e di remunerazione molto abbondante. Abbiamo un sistema complesso di regole e di autodisciplina che sicuramente è molto interessante", la sua adeguata applicazione permetterà a tutti gli azionisti, in primis quelli istituzionali, di essere soggetti attivi nella valutazione delle politiche sulla remunerazione. E magari, aggiungiamo noi, eliminare quelle distorsioni ricordate da Zingales, come, ad esempio, la proliferazione dei ruoli manageriali nelle società quotate e quindi dei soggetti remunerati molto.
 
 

martedì 18 giugno 2013

Antica Focacceria San Francesco: tutta colpa della birra

Sarà il primo evento che la Focacceria di Palermo ospita dopo la riapertura dello scorso 28 maggio ed è organizzato in collaborazione con la libreria La Feltrinelli, a pochi minuti da piazza San Francesco d'Assisi.

Teo Musso, mastrobirraio noto per avere aperto, 17 anni fa, uno dei primi birrifici artigianali italiani, sarà all'Antica Focacceria San Francesco il prossimo 18 giugno alle 20.30, dopo avere presentato il suo libro "Baladin. La birra artigianale. E' tutta colpa di Teo" in libreria, dove l'incontro con i suoi lettori è fissato per le 18.00.

Al pubblico della Focacceria racconterà come dal 1996 a oggi sono nati in Italia oltre 500 birrifici artigianali, sparsi nelle varie regioni.

Inoltre, tutti coloro che avranno acquistato il libro parteciperanno gratuitamente a una degustazione di birre che lo stesso Musso proporrà in abbinamento alle più tipiche specialità della Focacceria. Per tutti gli altri, l'aperitivo rinforzato ha un costo di 10 euro, comprese la degustazione delle varie birre.

"Ho creato le mie birre con l'idea di poterle abbinare al cibo" dice Musso "e con la voglia di far vivere un'esperienza gustativa dove la birra esalti i sapori del cibo e non li copra. Adoro la delicatezza decisa della focaccia palermitana che abbinerei alla Super dalle note maltate, di frutta secca e mandorla".

Oltre ad avere dato vita a un vero e proprio fenomeno economico e di costume, Teo Musso ha creato una platea di autentici appassionati che sono, in buona parte, suoi fan personali. I due incontri che lo vedranno protagonista martedì prossimo sono il primo frutto della collaborazione tra le librerie La Feltrinelli e i locali Antica Focacceria San Francesco, che da qualche mese fanno capo alla stessa holding.
 
Ufficio Stampa
Antica Focacceria San Francesco
www.afsf.it

L'innovazione energetica al centro della visione di ABB

ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, partecipa alla presentazione del Rapporto I-Com sull'innovazione energetica che si tiene oggi a Roma presso Palazzo Colonna alla presenza dei principali protagonisti del settore.

Nell'ambito del Rapporto redatto dall'Istituto della Competitività, ABB Italia ha illustrato la propria attività di ricerca e sviluppo indirizzata all'innovazione tecnologica in ambito energetico attraverso lo sviluppo di alcune eccellenze che hanno valorizzato a livello globale la leadership tecnologica del team italiano di ABB e che nell'ambito dei mercati globali cui l'intero Gruppo ABB ha accesso, trovano applicazione internazionale. Gli investimenti annuali in ricerca e sviluppo di ABB Italia sono allineati a quelli globali e rappresentano circa il 2% del fatturato e producono una registrazione media annuale di 27 brevetti esclusivamente nel nostro Paese. Tra le eccellenze messe in luce nel rapporto ha un posto di rilievo il progetto "Piattaforma per gli Audit energetici" realizzato da ABB Italia, che ha come centro focale l'efficienza energetica e come obiettivo quello di sviluppare, promuovere e realizzare strumenti e processi innovativi nonché concreti a supporto delle decisioni in questa direzione da parte di industrie, utilities, grandi infrastrutture e terziario, mettendo a frutto l'esperienza e la capacità consulenziale del proprio personale. Questi strumenti, in particolare, si concretizzano in una piattaforma online che consente la realizzazione di audit energetici scalabili in funzione della complessità delle realtà che vanno ad analizzare. Sempre nati dai centri di ricerca di ABB Italia sono anche i nuovi moduli di alta tensione PASS M0S, moduli prefabbricati, pre-testati in fabbrica, trasportabili completamente assemblati e senza necessità di ripetizione delle prove in alta tensione in sito. I moduli PASS, acronimo di "Plug And Switch System", sono il frutto del grande lavoro di ricerca e sviluppo nell'alta tensione che contraddistingue ABB e sono un prodotto che unisce innovazione e continuità. La caratteristica principale di tutta la famiglia PASS è il design compatto e modulare che li  rende perfettamente integrabili con i sistemi di smart grid. Grazie all'integrazione di tutte queste funzioni  il PASS equivale a un montante completo di alta tensione. ABB Italia sviluppa anche attività in partenariato con università e imprese del territorio. Un esempio di eccellenza che porta la tecnologia italiana nel mondo è rappresentata dai prodotti di bassa tensione: è recente il lancio di EMAX2 , il primo interruttore di bassa tensione al mondo con funzioni integrate di power management per la gestione dell'energia e la comunicazione nelle smart grid, nato dalla collaborazione tra il nostro centro di ricerca di Bergamo e l'Università di Bergamo. Un'innovazione che può portare a risparmi di energia pari al consumo elettrico di 1,4 milioni di famiglie europee. Sul fronte della collaborazione con le imprese del settore energetico è da segnalare la fornitura di ABB Italia a Enel Distribuzione di un sistema sperimentale di immagazzinamento dell'energia elettrica volto a studiarne i benefici all'interno della rete di distribuzione. Il sistema sarà integrato nella cabina primaria di distribuzione situata in Contrada Dirillo nella provincia di Ragusa, nella Sicilia meridionale, avrà una potenza nominale di 2 MW e sarà in grado di erogare potenza fino a 30 minuti. Il sistema di controllo consente il monitoraggio locale e da remoto dell'installazione dal centro di controllo di rete Enel. Il convertitore trasforma la corrente alternata utilizzata in rete in corrente continua necessaria alle batterie, e viceversa. L'infrastruttura contribuirà al mantenimento della stabilità della rete attraverso soluzioni quali la regolazione di frequenza, migliorando al contempo la qualità dell'energia e fornendo energia per far fronte ai picchi della domanda. "La Strategia Energetica Nazionale (SEN) attribuisce all'efficienza energetica un ruolo prioritario grazie anche al fatto che questo tema presenta un rilevante aspetto di trasversalità che la rende applicabile con  successo nella piccola, media e grande impresa, sia nel privato che nel pubblico. Si tratta di un vero e proprio  fattore abilitante funzionale al rilancio della competitività e della produttività nell'impresa italiana" afferma il responsabile del team Energy Efficiency di ABB Italia Luca Zanella. "Stante quindi il carattere strategico che l'efficienza energetica assume nell'ambito dell'innovazione energetica, ABB Italia si pone come azienda qualificata che opera sul mercato producendo e fornendo tecnologie, soluzioni e servizi alle imprese e guardando  al  cliente a tutto tondo, non puntando esclusivamente su  aspetti di carattere tecnologico ma anche su aree di intervento che portano all'ottimizzazione dei processi prendendo in considerazione l'affidabilità, la manutenzione e l'implementazione di sistemi di gestione dell'energia.

 

lunedì 17 giugno 2013

Il successo nella comunicazione di crisi KitchenAid sui social media

La case history da manuale dell'ottobre 2012 durante il dibattito per le Presidenziali USA è stata ricordata da Giuseppe Geneletti di Whirlpool al Social Business forum di Milano: «Per gestire una crisi inattesa sui social media l'azienda deve "mettersi in ascolto"
definendo le responsabilità, allineando i messaggi, monitorando le reazioni e coordinando le risposte»


Cosa c'è di più inaspettato ed esplosivo di un dipendente che twitta dal login aziendale un insulto al presidente degli USA nel bel mezzo di un confronto elettorale? La gestione della comunicazione di crisi sui social media che ha coinvolto KitchenAid, marchio di Whirlpool, il 3 ottobre 2012 è il caso portato da Giuseppe Geneletti, director Communications and learning Whirlpool EMEA, nel suo intervento al Social business forum in corso a Milano. Trattando il tema "Managing the unexpected: social crisis control", Geneletti ha mostrato un breve video che sintetizza la successione rapidissima di eventi seguente al tweet di insulti postato da un dipendente del team Twitter di KitchenAid nei confronti di Barack Obama, impegnato in un confronto con il candidato sfidante alle Presidenziali Mitt Romney trasmesso dall'emittente NBC. Il dipendente credeva di trovarsi sul login personale di Twitter; soltanto quando il tweet è stato pubblicato è stato chiaro che il login era quello dell'azienda. Ed era anche impossibile rimediare, infatti, benchè se ne fosse accorto subito provando a eliminarlo, in brevissimo tempo i retweet erano diventati 24mila e aumentavano a ritmo esponenziale mettendo a repentaglio la reputazione dell'azienda. «È stata una pronta assunzione di responsabilità, quella del capo di KitchenAid Cynthia Soledad, a ribaltare una situazione che stava precipitando -ricorda Geneletti-: in un tweet ha chiesto scusa al presidente Obama e alla sua famiglia, si è assunta, come vertice dell'azienda, tutta la responsabilità dell'accaduto». Soledad ha poi utilizzato anche Facebook per creare contatti con i giornalisti che seguivano l'evento mettendosi a loro disposizione per chiarire l'accaduto. In poche ore l'emergenza è rientrata con molti tweet che hanno espresso apprezzamento per la presa di posizione di KitchenAid. «Il caso estremo di questa comunicazione di crisi originata da un evento imprevisto sui social media dimostra tutte le potenzialità e i rischi di questi strumenti, e l'importanza di una strategia ben strutturata per rispondere a ogni evenienza -prosegue Geneletti-. Per questo un'azienda si deve attrezzare innanzitutto con un atteggiamento di "social listening" costante, definendo le responsabilità, allineando i messaggi, monitorando le reazioni e coordinando le risposte; in una parola mettendosi in gioco. Si tratta di una vera e propria strategia aziendale, che si serve di strumenti avanzati di social listening. Si è così creato un modello olistico di social business che, oltre a essere di supporto in caso di comunicazione di crisi, permette una conoscenza più approfondita dei propri consumatori, quindi consente di rispondere al meglio alle loro esigenze». Whirlpool EMEA ha realizzato un manuale con specifici protocolli da seguire in caso di comunicazione di crisi provocata da messaggi negativi o lamentele dei consumatori sui social media; protocolli graduati sulla base dell'indice di rischio e che arriva a coinvolgere livelli diversi dell'organizzazione con l'attivazione di procedure ad hoc. «Essere presenti sui social media per un'azienda significa formare i dipendenti che ne faranno uso -conclude Geneletti-; per questo Whirlpool EMEA ha dato vita da oltre un anno alla Digital School, un programma che coinvolge diverse funzioni, dal marketing alla finanza alle risorse umane per creare una struttura di competenze che possa sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai new media».

www.whirlpoolcorp.com
www.whirlpool.it

venerdì 7 giugno 2013

FILA: progetti culturali del 2013

Continua, anche nel 2013, il sostegno di FILA alla cultura in tutte le sue forme d'espressione. Sottolinearne la centralità e partecipare attivamente ad alcuni tra i più stimolanti progetti culturali nel nostro Paese è, ormai da molti anni, un impegno dell'Azienda. Per dare valore a questo percorso, i marchi FILA diventano quindi parte integrante delle iniziative che sostengono, creando un legame unico, che si arricchisce nel tempo.

 

Dove c'è talento, passione e creatività, FILA c'è.

 

FILA e il CINEMA dedicato ai ragazzi

Per il quarto anno consecutivo, FILA è partner dello storico Giffoni Film Festival (18-29 luglio) che, per la sua 43esima edizione, ha scelto il tema Forever Young. Per sempre giovani nella mente e nello spirito, attraverso il cambiamento continuo e la voglia di dialogare con le nuove generazioni. L'essenza di questa edizione incarna i valori che FILA da sempre promuove con le sue attività e con i suoi prodotti che stimolano la libera espressione della creatività. La presenza di FILA a Giffoni, nello specifico, si esprime nel Premio Speciale GIOTTO Super be-, assegnato dai giurati della categoria Elements +3 (i piccini dai tre ai cinque anni), chiamati a giudicare i cortometraggi selezionati dalla Direzione Artistica del Festival e a votare il loro preferito.  Il Premio è un maxi matitone personalizzato con il nome del regista vincitore, poggiato su un supporto che raffigura la pellicola dei film.

Un pezzo unico che consolida il legame tra FILA, Giffoni e il mondo dei più piccini, veri protagonisti del Festival.  Il Premio Speciale GIOTTO Super be-bè è un chiaro richiamo al marchio "svezzamente", dedicato allo sviluppo della creatività dei bimbi dai due anni in su, attraverso prodotti certificati e di ottima qualità.

FILA e la LETTERATURA

Prosegue, anche nel 2013, il connubio tra il Festivaletteratura di Mantova (4-8 settembre) e trattoPEN, da 9 anni "penna ufficiale della manifestazione". Anche quest'anno il Festival, sarà animato da ri-tratto: quattro laboratori creativi dedicati al ritratto descrittivo (guidati da uno scrittore) e figurativo (condotti da un illustratore) che coinvolgeranno gli ospiti del Festival ed il pubblico in uno scambio reciproco di impressioni ed emozioni, all'insegna della libertà espressiva. I laboratori potranno essere seguiti live sui canali social del Festival e di FILA.  La novità di quest'anno sarà un'installazione collocata nella Tenda Libri in Piazza Sordello che permetterà al pubblico di scrivere (con trattoPEN, ovviamente) una suggestione legata al Festival che avrà poi una trasposizione digitale grazie ad un sito internet su cui verranno lanciate le scansioni in tempo reale dei contributi. Un'occasione per unire  la scrittura fisica con quella digitale e un'occasione per riflettere sulla profonda interconnessione esistente tra le due.

 

WWW.FILA.IT

martedì 4 giugno 2013

Assocalzaturifici: etichettatura di origine obbligatoria al Parlamento Europeo

Continua in sede europea l'iter del regolamento relativo alla sicurezza dei prodotti che contiene anche l'obbligo di indicazione d'origine. Lo scorso 29 maggio si è svolta l'audizione della Commissione per il Mercato Interno e la Tutela del Consumatore (IMCO) al Parlamento Europeo a Bruxelles, alla quale hanno partecipato, su invito del Presidente della Commissione Malcolm Harbour (ECR), anche i rappresentanti di Assocalzaturifici, il presidente Cleto Sagripanti e il direttore generale Fabio Aromatici. Continua quindi il processo di discussione e di confronto sul testo del regolamento sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori, di cui è relatrice l'europarlamentare danese, Christel Schaldemose (S&D), contraria però all'introduzione dell'art. 7 sull'obbligatorietà dell'indicazione di origine. Il voto della Commissione Europea sulla proposta di regolamento è in programma per il prossimo 17 ottobre. "In questi mesi si gioca una partita decisiva – afferma Cleto Sagripanti presidente di Assocalzaturificie siamo sicuri che le discussioni e il confronto faranno emergere l'importanza strategica di una misura fondamentale per difendere la nostra manifattura e tutelare il consumatore. Non possiamo perdere questo treno e continueremo con tutte le nostre energie il pressing sul Governo perché appoggi questa battaglia, che ci vede schierati a fianco di tutti i nostri europarlamentari, di qualsiasi provenienza politica: un segno che non si tratta di una battaglia di facciata o ideologica, ma di un punto sul quale convergono gli interessi di tutte le nostre aziende e di tutti i consumatori". L'art. 7 prevede, in particolare, per i fabbricanti e gli importatori l'obbligo di apporre sui prodotti, sull'imballaggio o su un documento di accompagnamento un'indicazione del paese d'origine. L'etichettatura obbligatoria entrerebbe quindi nella legislazione comunitaria attraverso l'approvazione del pacchetto legislativo sulla sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori e la vigilanza del mercato. Il dibattito coinvolge i principali stake-holder: all'audizione hanno partecipato, oltre ad Assocalzaturifici, le organizzazioni europee interessate al regolamento e diversi parlamentari delle commissioni che lavorano al testo, tra cui Sergio Cofferati (S&D), Raffaele Baldassarre (PPE), che supportano questa battaglia sostenendo la necessità di rafforzare il controllo sulle filiere produttive, in particolare a fronte di tragedie come quella del Rana Plaza a Dhaka in Bangladesh, che denunciano situazioni di lavoro gravissime, e di persistenti condizioni di dumping economico, logiche di sfruttamento del lavoro minorile e degrado socio-ambientale, che costituiscono di per se stesse la leva competitiva di molti sistemi industriali rispetto a quello europeo. L'etichetta di origine rappresenta quindi uno strumento di trasparenza politica con cui garantire una corretta informazione al consumatore europeo, rendendo inoltre l'area Ue in una posizione equamente competitiva rispetto ai grandi player internazionali come USA, Cina e Giappone, che applicano da tempo l'obbligo di indicazione di origine sui prodotti di consumo. Analogo importante contributo a favore è stato dato dall'industria europea del mobile, con cui, a livello nazionale, Assocalzaturifici è da sempre allineata. "Rimane inconcepibile la posizione contraria all'indicazione di origine obbligatoria da parte dell'ente in rappresentanza dei consumatori europei, BEUC - prosegue il presidente Sagripanti - che continua strumentalmente ad esprimersi contro l'art. 7, una norma che ha invece l'obiettivo di migliorare la trasparenza dei prodotti nei confronti del consumatore, senza aggravi sostanziali di costi per imprese e clientela. Analoga la posizione di EuroCommerce, l'organizzazione che rappresenta retailer e distributori a livello europeo, che non ha addotto particolari ragioni se non quella dei costi per le aziende. Business Europe, federazione che raccoglie le associazioni degli imprenditori europei, mantiene una posizione di standby, laddove la maggioranza dei suoi membri non ha una posizione favorevole, appartenendo a quei Paesi che, con l'eccezione della Germania, da tempo non hanno più una filiera produttiva nazionale forte: Regno Unito, Danimarca, Svezia, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca". Il dibattito sarà quindi assolutamente acceso fino a ottobre. Assocalzaturifici ha seguito in prima linea dall'inizio tutta la vicenda, facendo pressioni per sbloccare la situazione in sede di Commissione Europea, soprattutto dopo che il Parlamento Europeo aveva già espresso parere ampiamente positivo. Infatti dopo lo stralcio della proposta di un Regolamento Europeo di etichettatura di origine obbligatoria per i prodotti importati nella UE dai Paesi Terzi dall'agenda legislativa della Commissione (avvenuto nell'ottobre 2012 su decisione del Commissario Europeo al Commercio Estero, Karel De Gucht, per presunta incompatibilità con il quadro normativo del WTO sulle barriere tariffarie), il dossier è stato reintrodotto su un'altra base giuridica dall'On Antonio Tajani, Commissario Europeo all'Industria, all'interno del pacchetto legislativo sulla sicurezza dei prodotti al consumo e la vigilanza del mercato interno nel febbraio 2013. "La nostra Associazione continuerà nei prossimi mesi a monitorare e a fare lobby con azioni forti insieme a Confindustria e alla sua rappresentanza a Bruxelles sul Governo Italiano, sulle rappresentanze degli altri Paesi Europei e all'Europarlamento – conclude il presidente Sagripanti. Stiamo studiando strategie di comunicazione forti, da condividere con altre associazioni di categoria, e proporremo momenti di discussione di grande visibilità, ad esempio in occasione di theMICAM a Milano il prossimo settembre. Siamo consapevoli che il cammino è difficile e che attualmente chi difende in Europa la trasparenza e la sicurezza del consumatore si trova in minoranza. Andremo avanti con realismo fino a trasformare il dossier in un vero e proprio caso politico, laddove non fosse approvato in questo pacchetto legislativo".