venerdì 27 luglio 2012

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale
 
 
Mercoledì 25 Luglio, a Milano, si è svolta la diciottesima convention semestrale della Free Consult, l'associazione nazionale dei consulenti free lance.
Nel corso dell'evento, si è tenuto il forum "Prospettive del Trend Digitale", che ha visto la partecipazione, come special guest, di Erich Von Stein, esperto tedesco di nuove tecnologie.
Il dibattito su "Prospettive del Trend Digitale" ha richiamato l'attenzione degli associati presenti su importanti e significative considerazioni riferite alle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie digitali in ambito Internet.
Secondo
Erich Von Stein"il mondo della comunicazione sta cambiando rapidamente e dotarsi di strumenti e conoscenze digitali è un passo necessario e decisivo. Occorre rilanciare la presenza delle aziende ricorrendo anche a forme di comunicazione on line caratterizzate da aspetti fortemente multimediali: non più soltanto testi e immagini di valore e ad alta definizione, ma anche video creati per stimolare attenzione, coinvolgimento e autorevolezza. Il binomio idee innovative e tecnologia digitale avanzata è tra le migliori ricette per essere competitivi".
I lavori del forum sono stati introdotti e moderati da Marco Mancinelli, Presidente Free Consult, che, dopo aver sottolineato, come già avvenuto in occasione di uno dei forum semestrali del 2011, non soltanto le potenzialità insite nella multimedialità orientata a supportare la comunicazione aziendale e professionale, ha dichiarato: "ancora una volta, non possiamo che registrare il perpetuarsi di una situazione italiana all'insegna del Digital Divide, una situazione che tocca non solo gli utenti privati, ma anche le imprese e il mondo professionale. Va detto che, rispetto a qualche anno fa, non si è più in alto mare, inconsapevoli e prevalentemente disorientati, ma il Sistema Italia si è mosso ancora poco. A discolpa di ciò, c'è la congiuntura negativa che si è fatta e che si fa sentire, è vero, ma persiste uno stato di scarsa lungimiranza: in altri termini, sembra mancare una vera e propria strategia a lungo termine. In ogni modo, iniziative come quella dell'Agenda Digitale vanno certamente nella giusta direzione".
La prossima convention dell'associazione è prevista per Dicembre 2012.
 
 
Francesca Ross
Free Consult Press Office

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale
 
 
Mercoledì 25 Luglio, a Milano, si è svolta la diciottesima convention semestrale della Free Consult, l'associazione nazionale dei consulenti free lance.
Nel corso dell'evento, si è tenuto il forum "Prospettive del Trend Digitale", che ha visto la partecipazione, come special guest, di Erich Von Stein, esperto tedesco di nuove tecnologie.
Il dibattito su "Prospettive del Trend Digitale" ha richiamato l'attenzione degli associati presenti su importanti e significative considerazioni riferite alle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie digitali in ambito Internet.
Secondo
Erich Von Stein"il mondo della comunicazione sta cambiando rapidamente e dotarsi di strumenti e conoscenze digitali è un passo necessario e decisivo. Occorre rilanciare la presenza delle aziende ricorrendo anche a forme di comunicazione on line caratterizzate da aspetti fortemente multimediali: non più soltanto testi e immagini di valore e ad alta definizione, ma anche video creati per stimolare attenzione, coinvolgimento e autorevolezza. Il binomio idee innovative e tecnologia digitale avanzata è tra le migliori ricette per essere competitivi".
I lavori del forum sono stati introdotti e moderati da Marco Mancinelli, Presidente Free Consult, che, dopo aver sottolineato, come già avvenuto in occasione di uno dei forum semestrali del 2011, non soltanto le potenzialità insite nella multimedialità orientata a supportare la comunicazione aziendale e professionale, ha dichiarato: "ancora una volta, non possiamo che registrare il perpetuarsi di una situazione italiana all'insegna del Digital Divide, una situazione che tocca non solo gli utenti privati, ma anche le imprese e il mondo professionale. Va detto che, rispetto a qualche anno fa, non si è più in alto mare, inconsapevoli e prevalentemente disorientati, ma il Sistema Italia si è mosso ancora poco. A discolpa di ciò, c'è la congiuntura negativa che si è fatta e che si fa sentire, è vero, ma persiste uno stato di scarsa lungimiranza: in altri termini, sembra mancare una vera e propria strategia a lungo termine. In ogni modo, iniziative come quella dell'Agenda Digitale vanno certamente nella giusta direzione".
La prossima convention dell'associazione è prevista per Dicembre 2012.
 
 
Francesca Ross
Free Consult Press Office

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale

Forum Free Consult: Prospettive del Trend Digitale
 
 
Mercoledì 25 Luglio, a Milano, si è svolta la diciottesima convention semestrale della Free Consult, l'associazione nazionale dei consulenti free lance.
Nel corso dell'evento, si è tenuto il forum "Prospettive del Trend Digitale", che ha visto la partecipazione, come special guest, di Erich Von Stein, esperto tedesco di nuove tecnologie.
Il dibattito su "Prospettive del Trend Digitale" ha richiamato l'attenzione degli associati presenti su importanti e significative considerazioni riferite alle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie digitali in ambito Internet.
Secondo
Erich Von Stein"il mondo della comunicazione sta cambiando rapidamente e dotarsi di strumenti e conoscenze digitali è un passo necessario e decisivo. Occorre rilanciare la presenza delle aziende ricorrendo anche a forme di comunicazione on line caratterizzate da aspetti fortemente multimediali: non più soltanto testi e immagini di valore e ad alta definizione, ma anche video creati per stimolare attenzione, coinvolgimento e autorevolezza. Il binomio idee innovative e tecnologia digitale avanzata è tra le migliori ricette per essere competitivi".
I lavori del forum sono stati introdotti e moderati da Marco Mancinelli, Presidente Free Consult, che, dopo aver sottolineato, come già avvenuto in occasione di uno dei forum semestrali del 2011, non soltanto le potenzialità insite nella multimedialità orientata a supportare la comunicazione aziendale e professionale, ha dichiarato: "ancora una volta, non possiamo che registrare il perpetuarsi di una situazione italiana all'insegna del Digital Divide, una situazione che tocca non solo gli utenti privati, ma anche le imprese e il mondo professionale. Va detto che, rispetto a qualche anno fa, non si è più in alto mare, inconsapevoli e prevalentemente disorientati, ma il Sistema Italia si è mosso ancora poco. A discolpa di ciò, c'è la congiuntura negativa che si è fatta e che si fa sentire, è vero, ma persiste uno stato di scarsa lungimiranza: in altri termini, sembra mancare una vera e propria strategia a lungo termine. In ogni modo, iniziative come quella dell'Agenda Digitale vanno certamente nella giusta direzione".
La prossima convention dell'associazione è prevista per Dicembre 2012.
 
 
Francesca Ross
Free Consult Press Office

L'UE rivoluziona le etichette

Un brevetto italiano unico nel suo genere, messo a punto dalla Rotoprint Sovrastampa di Lainate (MI), permetterà alle aziende alimentari di adeguarsi alle nuove normative europee sulle etichette senza dover buttare via il materiale che hanno in magazzino. Il regolamento della Commissione Europea, approvato a novembre dell'anno scorso, parla chiaro: non dovranno esserci più segreti in etichetta su valori nutrizionali, oli vegetali, allergeni, origine dei prodotti e tante altre informazioni preziose per i consumatori. «Bisognerà adeguarsi entro tre anni, cinque per quanto riguarda le tabelle nutrizionali -spiega Gian Carlo Arici, titolare di Rotoprint- ma le aziende devono pensare fin da ora a cosa fare con gli imballaggi inutilizzabili che si ritrovano in magazzino: un problema con gravi ricadute economiche e ambientali. Noi, però, possiamo dare un nuovo aspetto e una nuova vita a materiali altrimenti destinati alla discarica». Se i consumatori hanno tutto da guadagnare da norme più rigorose e trasparenti sull'etichettatura, per i produttori adeguare il packaging è un procedimento che richiede tempo e spesa. È un'esclusiva di Rotoprint lo speciale sistema di sovrastampa a registro in Rotocalco che consente di rilavorare con precisione millimetrica il materiale già pronto, con costi nettamente inferiori rispetto al rifacimento ex novo degli imballaggi, ai quali andrebbero aggiunte oltretutto le spese per lo stoccaggio e lo smaltimento degli scarti. Il tutto risparmiando anche in emissioni di CO2.
La tecnologia di Rotoprint è frutto dell'ingegno del fondatore Gian Carlo Arici, che oltre quarant'anni fa ha modificato le macchine rotative per venire incontro ai clienti alle prese con materiale difettoso o non più adeguato alle loro esigenze. «Le possibilità sono infinite -spiega ancora Arici-: sugli imballaggi si può cambiare qualsiasi testo ed elemento grafico. Possiamo modificare l'elenco degli ingredienti, inserire o cambiare messaggi promozionali, aggiungere le tabelle nutrizionali, evidenziare gli allergeni e aggiungere tutte le diciture previste dalla nuova normativa». Ogni soluzione viene studiata in modo personalizzato per ogni cliente, anche per quantitativi minimi. Una gamma di vantaggi che nessun altro stampatore sa offrire e che soddisfa un numero sempre maggiore di clienti, in Italia e all'estero. I vantaggi non riguardano i bilanci delle aziende, ma anche l'ambiente, perché si tratta di materiali salvati dalla discarica. Basti pensare che solo nel 2010, ben prima del nuovo regolamento UE, sono arrivati a Rotoprint, pronti a iniziare la loro nuova vita, oltre 18mila chilometri di materiali accoppiati in bobina, come dire un viaggio di andata e ritorno fra Milano e Rio de Janeiro.

 

www.rotoprint.com

venerdì 20 luglio 2012

Lipari, la Guida per Viaggiatori di Alessia Spinella

 
Uno strumento per conoscere, visitare e amare uno dei luoghi più belli e suggestivi del nostro Paese: è questa l'essenza dell'inedito e-book "Lipari. Guida per Viaggiatori", scritto da Alessia Spinella e recentemente approdato al panorama editoriale italiano con il formato multimediale direttamente acquistabile su iTunes.
Nel libro, l'autrice riporta non soltanto dettagliate descrizioni dei luoghi e degli scorci dell'isola siciliana, ricorrendo anche a immagini e a video realizzati direttamente sul posto, ma anche e soprattutto le atmosfere tra il naturalistico e il magico che, da sempre e fino ai giorni nostri, caratterizzano Lipari, considerata come la regina dell'arcipelago delle isole Eolie. 
"Lipari" è la prima guida realmente multimediale presente nel panorama editoriale italiano ed è imminente l'uscita delle versioni in lingua inglese e francese.
Tra le molte particolarità, la guida contiene anche vari tutorial di cucina: infatti, l'autrice è entrata nelle cucine per filmare personalmente diversi chef isolani all'opera.
Alessia Spinella presenta così il suo libro: "Lipari è sapore, profumo, colore. Sa di salsedine e di ginestra, di aroma di caffè e di limone. Ha i toni accesi della bouganvillea e dell'ossidiana, il bagliore della ginestra e della pomice, la potenza della terra e del mare. In una percezione dello spazio che vi darà sempre l'idea di essere sospesi in un singolare, quanto straordinario, equilibrio. È terra che si radica nel mare, che emerge dalla lava, che emana calore, che abbraccia con lo sguardo le altre sei "sorelle", che accoglie e onora il forestiero con una xenia che si radica nel mito di Odisseo. Attraverserete spiagge e vie, vicoli e sentieri, alla scoperta di una storia che parte da molto lontano e che racconta, sussurrando, di antichi pirati e di santi protettori. Le sue bellezze naturali sono evidenti e note in tutto il mondo. Tuttavia, ciò che potrete apprezzare solo di persona è la riscoperta delle piccole cose: un cielo stellato che invita al silenzio, il continuo parlottio del mare, sapori semplici e naturali, le forme singolari dei sassi, la malinconia di un tramonto, il lusso di poter trascorrere del tempo in modo apparentemente ozioso. Personalmente, associo Lipari ad una sorta di ritorno all'infanzia, allo stupore di una prospettiva diversa, al bisogno di camminare a piedi nudi per sentire nuovamente il contatto con la terra madre. Per tornare a casa, anche quando non si è consapevoli di ciò".
 
Alessia Spinella è giornalista professionista dal 2008 e ha scritto in merito a diversi argomenti.
"Lipari" è la sua prima guida turistica e, con essa, ha inteso coniugare la forte passione per la scrittura, per il cinema e per la sua amatissima terra di origine.
 
Link della guida multimediale:
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giovedì 19 luglio 2012

I dipendenti Whirlpool comprano direttamente dai produttori

Dalla piazza alla fabbrica: bancarelle di frutta e verdura di stagione e prodotti tipici come nei mercati, ma questa volta sul luogo di lavoro. Nello stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno (Varese) i dipendenti, dal 19 luglio, avranno la possibilità ogni giovedì dalle 11.00 alle 18.00, di fare la spesa alle bancarelle del "Mercato a un passo", ossia frutta, verdure e una vasta gamma di prodotti alimentari, dai formaggi ai vini, dai salumi alle confetture, dalla pasta al pane direttamente dal produttore, tagliando quindi il passaggio degli intermediari. L'iniziativa del Cral Whirlpool, con il sostegno dell'azienda, è realizzata con il patrocinio dei Comuni di Biandronno e Ternate e in collaborazione con il Crivello di Varese, associazione in cui confluiscono produttori agricoli e del settore alimentare che operano con metodi di lavorazione fedeli alla tradizione, attenti alle pratiche naturali di coltivazione e allevamento e il costante riferimento ad alti standard qualitativi.
Spiega Fabio Scaltritti, direttore della fabbrica Whirlpool di Cassinetta: «Ispirandoci al successo dei farmers' market, vogliamo offrire ai dipendenti Whirlpool l'opportunità di fare la spesa in un luogo particolare, come è quello di lavoro, e con un'offerta particolare. Questo modello di distribuzione senza intermediari e che parte dalle risorse presenti sul territorio vuole promuovere un consumo sempre più consapevole dando garanzie sulla tracciabilità degli alimenti, sicurezza sulla loro freschezza e genuinità, informandoci su quello che mangiamo, quindi contribuendo al nostro benessere».
L'offerta dei prodotti rispetterà rigorosamente i tempi della produzione naturale, quindi sulle bancarelle si troveranno esclusivamente frutta e verdura di stagione e fresche di giornata. Un'attenzione particolare va ai prodotti del territorio varesino, dalla pesche di Monate agli asparagi di Cantello, dalla formaggella del Luinese ai frutti di bosco di Azzio, ognuno nella sua stagione. Saranno presenti anche bancarelle di espositori con prodotti tipici di qualità provenienti da altre parti d'Italia.
Il mercato, aperto anche agli esterni, è allestito nel sottopasso pedonale adiacente la portineria centrale della fabbrica Whirlpool di Cassinetta. Lo spazio, un ottagono coperto, è stato caratterizzato con un lavoro fatto da tre studentesse del Liceo artistico di Varese, nonché figlie di dipendenti Whirlpool, Martina Sella, Alice D'Antonio e Giorgia Macchi, che richiama una piazza, la più tipica ambientazione dei mercati. Conclude Giuseppe Geneletti, presidente del Cral e director corporate communications and learning & development di Whirlpool EMEA: «Obiettivo del Cral Whirlpool è di arrivare con questa iniziativa a organizzare acquisti di gruppo».

Whirlpool EMEA e Whirlpool Corporation Con circa 11mila 500 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 Paesi europei e siti produttivi in sette Paesi, Whirlpool Europe, Middle East & Africa (EMEA) è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l'azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2011, Whirlpool Corporation ha avuto un fatturato annuale di circa 19 miliardi di dollari, 68.000 dipendenti e 65 centri di produzione e di ricerca tecnologica in tutto il mondo. L'azienda commercializza i marchi Whirlpool, Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana, Consul, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand quasi in ogni paese del mondo. Il Centro Operativo Europeo di Whirlpool si trova in Italia, a Comerio (VA). Per ulteriori informazioni sull'azienda, consultate il sito Internet www.whirlpoolcorp.com  o www.whirlpool.it

domenica 15 luglio 2012

Apprendistato e tirocini formativi senza più segreti grazie a Inaz

Il nuovo appuntamento che Inaz dedica agli abbonati ai suoi servizi è una giornata di studio gratuita dedicata ad apprendistato e tirocini formativi, materia recentemente innovata dalla riforma Fornero. Il 19 luglio a Milano, al Centro Convegni Inaz, Daniele La Rocca, Consulente del Lavoro e coordinatore scientifico dell'Informatore Inaz, parlerà delle novità normative e scioglierà i dubbi di chi si occupa di amministrazione del personale e gestione delle risorse umane.

Mentre i diversi comparti e le Regioni si stanno adeguando al dettato del Testo Unico in vigore dal 26 aprile, il Centro Studi Inaz mette a disposizione le sue risorse per aggiornare e formare gli specialisti del personale. «Molti i punti toccati dalla riforma -conferma Stefano Fabiano, responsabile Centro Studi e Formazione Inaz-: cambiano le tipologie di apprendistato, i profili formativi, gli aspetti assicurativi e previdenziali. Novità anche nei costi per le imprese, con vantaggi sia per gli imprenditori, sia per i lavoratori».

L'evento è gratuito e riservato agli abbonati al quindicinale L'Informatore Inaz. Può partecipare anche chi decide di abbonarsi contestualmente all'iscrizione all'evento.

Dove e quando:
Giovedì 19 luglio, Milano - Centro Convegni Inaz, viale Monza 268
Orari: dalle 10 alle 13
Gratuito per gli abbonati ai servizi Inaz. Per i non abbonati: http://tinyurl.com/abbonamentoinaz
Info e iscrizioni: www.inaz.it, sezione Formazione/Eventi.
Segreteria corsi e convegni Inaz, 02.27718.333, corsi@inaz.it

 

Inaz Srl è una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l'amministrazione e la gestione delle risorse umane. Con una rete di agenzie e punti assistenza in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di 10mila clienti fra aziende, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione. La sede centrale è in Viale Monza 268 a Milano. www.inaz.it

 

lunedì 2 luglio 2012

Nuova sede per le Operations di Ingenico Italia

Ingenico trasferisce a Cernusco sul Naviglio la propria sede operativa, attraverso la quale gestisce tutti i servizi di assistenza e post-vendita sui terminali di pagamento elettronico
 
 
Ingenico Italia, leader nazionale nei sistemi di pagamento elettronico, comunica di aver trasferito la sede della propria DIVISIONE OPERATIONS da Segrate a CERNUSCO SUL NAVIGLIO (sempre in provincia di Milano). La nuova location consentirà di gestire al meglio i servizi di assistenza e manutenzione sui terminali elettronici multi-vendor, svolti sul territorio nazionale e all'estero.
 
La nuova sede Operations è situata in via Firenze 11 a Cernusco sul Naviglio (MI) ed è già operativa dallo scorso 11 giugno 2012. La scelta della nuova location, con oltre 4.000 mq tra magazzino e laboratori, più di 1000 mq di uffici e una camera sicura per la gestione delle chiavi si sicurezza in ambiente protetto, è nata dall'esigenza di migliorare ulteriormente il livello dei servizi offerti ai clienti, attraverso l'ampliamento degli spazi lavorativi e l'ottimizzazione dei processi operativi. Questo garantirà una maggior capacità produttiva abbinata a standard qualitativi ancora più alti e supportata da un organico di oltre 150 persone. Una delle novità più importanti della nuova struttura è la realizzazione di una nuova piattaforma dedicata ai servizi di Help Desk: oltre 70 operatori potranno rispondere alle richieste di assistenza tecnica sia di 1° livello, con interfacciamento diretto dell'utente del terminale POS, che di 2° livello, previa segnalazione dei Call Center dei Clienti, eseguendo uno screening telefonico mediante l'uso di strumenti di telegestione e telecaricamento software. "Ad oggi Ingenico gestisce oltre 300.000 terminali in manutenzione – precisa Franco Palotti, Operations Director di Ingenico Italia – Sono certo che la nuova organizzazione e le nuove modalità operative miglioreranno notevolmente la qualità del lavoro aumentando l'efficienza e permettendo di garantire i migliori valori di SLA (Service Level Agreement), per soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti". L'obiettivo di Ingenico è quello di fornire servizi qualificati e personalizzati sui terminali di pagamento elettronico, con la possibilità di monitoraggio da parte del cliente stesso, grazie all'impiego di innovativi sistemi informativi web-based. La gamma dei servizi offerti si articola nelle fasi di delivery, installazione, help desk, assistenza specializzata e riparazione. "La nuova sede delle nostre Operations, più ampia, funzionale ed organizzata e anche più accogliente, - aggiunge Luciano Cavazzana, Amministratore Delegato di Ingenico Italia – ci permetterà di aumentare ulteriormente la capacità di gestire servizi in Italia e, nello stesso tempo, ci consentirà  di estendere l'erogazione dei nostri servizi all'estero ed, in particolare, nei paesi dell'Europa Centrale dove già siamo attivi (Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Paesi Baltici)".
Ingenico opera nei servizi seguendo processi di qualità certificati ISO9001.
 
 
 

FACCIAMO ADESSO: on line la vetrina virtuale di prodotti da aziende colpite dal terremoto

Aiutare le aziende colpite dal terremoto? Da oggi c'è un possibilità in più, acquistando i prodotti dai negozi o dagli artigiani colpiti dal terremoto attraverso www.facciamoadesso.it, il portale che espone i prodotti di imprese colpite dal sisma per facilitare l'incontro con chi è disposto ad acquistare e/o contribuire.
Una vetrina virtuale dove si possono selezionare prodotti e dove le aziende e i commercianti dell'area interessata dal sisma possono proporre la vendita di propri beni, anche danneggiati o usati, acquistabili da singoli cittadini, imprese, associazioni pubbliche o private.
L'iniziativa, senza fini di lucro, è nata da un gruppo di realtà emiliane che hanno rapidamente condiviso il bisogno di fare qualcosa di concreto mettendo a disposizione volontariamente e gratuitamente le proprie competenze professionali. "Siamo partiti dalla consapevolezza che finita la fase di emergenza per la messa in sicurezza, alcune aziende si sarebbero ritrovate con magazzini inutilizzabili colmi di materie prime, semilavorati, macchinari e attrezzature; i commercianti e gli agricoltori con prodotti difficilmente accessibili o parzialmente danneggiati, e tutti avendo bisogno di risorse disponibili per poter ristrutturare, ricostruire e ripartire", spiegano due degli ideatori, Alberto Franchini di "e:due" e Massimo Azzolini di "Redturtle".
Quindi Facciamo adesso! un imperativo che è diventato appunto il dominio di un network dove le imprese con sede nei comuni colpiti dal terremoto hanno un supporto gratuito, uno spazio on-line dove le aziende possano raccontare la situazione che stanno vivendo e i loro bisogni dando la possibilità ad altre imprese e a tutti i cittadini di contribuire alla ricostruzione sia offrendo aiuti diretti che acquistando in modo solidale, rendendo più semplice il contatto tra le persone
Il progetto ha ottenuto l'approvazione e il sostegno del Presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia‐Romagna, che ne sta promuovendo l'adozione in tutte le istituzioni locali e associazioni di imprese e che garantirà la trasparenza e correttezza dell'iniziativa, in quanto, anche, titolare del dominio, del portale e del trattamento dei dati
"L'aiuto alla ricostruzione del territorio passa dalle persone, dalle famiglie e dalle attività economiche che con il proprio lavoro creano le risorse necessarie per ripartire. - spiega il presidente dell'Assemblea legislativa, Matteo Richetti – Per questo va sostenuto il diritto di chi vuole ripartire puntando prima di tutto sulle proprie forze attraverso una forma operativa e intelligente come questa".
L'iniziativa ha il patrocinio delle Province di Modena e Ferrara, della Camera di Commercio di Modena, dei Comuni di Carpi, Finale, il sostegno di aziende come Vodafone e Ibm ed è supportata dalle associazioni di categoria, da associazioni per il volontariato di Modena, dal Forum terzo settore, Emiliamo, Fiordirisorse, Focuslab.
 
 
 

Pozzoli di Univebdita: aumento Iva, altro che Caporetto, sarà una Waterloo

«Il Governo faccia marcia indietro. L'aumento dell'Iva previsto per ottobre distruggerà anche quel poco di consumi che ancora oggi continuano a reggere. L'Istat ha certificato un ritorno dei consumi italiani ai dati del 1998; il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha criticato la scelta di pareggiare le minori entrate fiscali con l'aumento dell'Iva; il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha detto chiaramente che ci troveremo di fronte a una Caporetto se il Governo non dovesse cambiare idea sull'Iva introducendo, al contrario, una vera e propria chirurgia ricostruttiva. Se il Governo Monti non dovesse ripensare a questa manovra, altro che Caporetto, ci troveremo di fronte a una Waterloo. Perché anche quei pochi comparti che ancora crescono, come quello della vendita diretta a domicilio, si troveranno di fronte un nemico subdolo impossibile da sconfiggere».

Turismo culturale: bene gli arrivi stranieri

Il patrimonio culturale del nostro Paese piace moltissimo agli stranieri. Negli ultimi anni però anche gli italiani hanno iniziato a riscoprire le bellezze artistiche di casa, tanto che il turismo culturale interno ha registrato una crescita del 20% in soli due anni. L'analisi viene dai dati dell'Osservatorio di CartOrange, leader in Italia dei viaggi su misura, che ha da poco lanciato "I Viaggi nel Tempo", un progetto, realizzato con la supervisione di archeologi, dedicato proprio al turismo culturale.
Dove vanno i turisti culturali in Italia? Gli italiani preferiscono il Veneto (16,5% delle presenze nel 2010), seguito a stretta distanza da Lazio (15,8%) e Toscana (15,2). Tre stranieri su dieci invece vanno in Lazio (33,7%), poi in Veneto (25,2%) e Toscana (17,2%). Molto amata, soprattutto dagli italiani, anche l'Emilia Romagna, che prima del terremoto si collocava al quarto posto con il 14% per gli italiani e al quinto (4,3%) per gli stranieri. «Si tratta di destinazioni "classiche", con Roma e Venezia in testa - spiega Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange -. Quello che sta cambiando nel settore è proprio il modo di viaggiare: il turista culturale non vuole più visitare tutto quello che c'è da vedere, ma è più selettivo e preferisce un approccio più "slow" . Si focalizza solo su quello che gli interessa davvero, magari anche in una destinazione già nota, ma intende capirla e contestualizzarla». Un modo diverso di viaggiare, insomma, per diventare protagonisti della storia e vivere emozioni uniche che rimangono nella memoria.
Nel primo semestre del 2011, dei 15,6 milioni di italiani in viaggio, il 38,6% ha scelto località di interesse storico-artistico, sia italiane che estere, che sono state, di fatto, il primo prodotto turistico, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Nelle città d'arte italiane il 60,2% delle presenze nel periodo più "caldo", ossia tra luglio e settembre, è italiano, il 39,8% straniero.
Il turismo culturale, negli ultimi 10 anni, è quello che è cresciuto più di tutte le altre tipologie: nelle località di interesse storico e artistico, le presenze di italiane sono cresciute del 17%, quelle di stranieri del 54%. «Per quanto riguarda CartOrange, che è nata nel 1999 e conta 400 Consulenti per viaggiare in tutto lo stivale, abbiamo registrato negli ultimi anni un rinnovato interesse verso le destinazioni culturali del nostro Paese, quantificabile in una crescita del 20% negli ultimi due anni -spiega Romano -. Quello che la gente cerca sono proposte per visitare da un punto di vista diverso il Paese, sia scovando i gioielli nascosti sia riscoprendo le destinazioni più note: vuole capire davvero cosa significano certi monumenti o resti archeologici, vuole contestualizzarli e inserirli all'interno di un itinerario tematico per approfondirne la conoscenza. Proprio per rispondere a questa esigenza abbiamo messo a punto il progetto I Viaggi nel Tempo, che prevede percorsi legati da un fil rouge comune e una guida storica che comincia già da casa. Prima di partire si possono seguire già da casa delle lezioni sul periodo inerente il viaggio con archeologi o storici via web, che poi accompagneranno anche sul posto».

Elaborazione dati di CartOrange sulla base degli studi Osservatorio Città d'arte & turismi relativi al 2010 e Osservatorio nazionale del Turismo su dati Unioncamere - Isnart, relativi al 2011.

I Viaggi nel tempo di CartOrange
Viaggiare con accanto un esperto per valorizzare le esperienze fatte in tour oggi è possibile grazie a CartOrange. La nuova formula dei Viaggi nel Tempo accompagna per mano i partecipanti alla scoperta della storia grazie a un percorso guidato: si propongono video lezioni personalizzate tenute da archeologi e storici selezionati nelle migliori università italiane, che si possono seguire via web, in diretta, comodamente da casa, prima della partenza. Gli stessi esperti, poi, partecipano di persona al viaggio: si ha così sempre al proprio fianco una guida esperta e preparata, pronta a far rivivere le emozioni della storia e a spiegare tutti quei dettagli che, per un non addetto ai lavori, è difficile cogliere. Anche il catalogo è organizzato in modo innovativo: «Abbiamo diviso gli itinerari secondo tre sezioni, in modo da poter individuare con facilità l'argomento che più interessa - spiega Silvia Romagnoli, archeologa dell'Università di Bologna che cura la parte storica dei viaggi -. I percorsi dei Grandi personaggi fanno rivivere personalità come quelle di Elisabetta I d'Inghilterra, Napoleone e Ludwig II, il re delle favole. La sezione Meraviglie della storia comprende sia gioielli dell'Unesco sia destinazioni meno note (Abruzzo, Molise e l'antica Sardegna). Infine ci si può lasciare incuriosire dagli Enigmi della storia, partendo alla scoperta di Celti, Etruschi e Templari». I viaggi sono interamente personalizzabili sia negli itinerari che nei budget investiti, come prevede da sempre la formula di CartOrange, mentre la durata varia da uno a otto giorni. Si può scegliere in quale classe di alberghi soggiornare e anche in quale tipo di ristorante fermarsi per uno spuntino o una cena: la proposta comprende anche un itinerario enogastronomico da abbinare per "gustare" il viaggio a tutto tondo. Le esigenze del cliente sono in prima linea in tutte le scelte del viaggio. Le possibilità sono infinite: gruppi di familiari o amici, di almeno 8 persone, avranno il loro itinerario su misura, partendo quando vogliono, mentre chi parte individualmente può aggregarsi ai viaggi già programmati. Per informazioni: www.cartorange.com.

CartOrange - Viaggi su misura. CartOrange (www.cartorange.com) è la più grande azienda di Consulenti per Viaggiare®, attiva in Italia da oltre dieci anni con più di 400 professionisti e svariate filiali sul territorio nazionale. Conoscenza approfondita del viaggiatore, studio minuzioso di ogni destinazione, visite periodiche presso le strutture alberghiere e formazione costante sono alcuni degli ingredienti che permettono ai Consulenti per Viaggiare® di CartOrange di proporre ai viaggiatori esperienze uniche e su misura.

RIO+20: PUNTARE SULLA GREEN ECONOMY

Puntare sulla green economy è necessario. Lo sostiene l'84,9% degli italiani, secondo i risultati di un'indagine realizzata da Fondazione Impresa su un campione di 600 soggetti e pubblicata in occasione dell'apertura di Rio+20, la Conferenza Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile dell'ONU. Di questi, il 25,9% sostiene che è necessario puntare sulla green economy per favorire la ripresa economica e addirittura il 59,0% per contribuire alla protezione dell'ambiente. Sono pochi gli italiani che non ritengono necessario puntare sulla green economy: il 9,1% perché ritiene impossibile realizzare un'economia eco-sostenibile e appena il 6,0% perché farlo imporrebbe investimenti troppo elevati per le imprese e le istituzioni pubbliche. Quelle degli italiani sono soltanto dichiarazioni di principio? Sembra proprio di no. Rispetto all'anno scorso, gli italiani che sono disposti a spendere di più per avere un prodotto eco-sostenibile sono passati dal 58,6% al 66,4%. In particolare, il 23,0% è disposto a spendere di più per qualsiasi tipo di prodotto, il 23,4% soprattutto per generi alimentari, il 13,7% soprattutto per elettrodomestici e automobili e il 6,3% soprattutto per interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione. Solo il 17,0% degli italiani afferma di non essere disposto a spendere di più in quanto non interessato all'acquisto di prodotti eco-sostenibili, mentre il 16,6% sostiene di non permetterselo a causa della crisi. Sono sempre di più gli italiani che in fase di acquisto ritengono molto/abbastanza importante che un prodotto sia ecologico e/o biologico (79,8%) e che i beni durevoli, come elettrodomestici e automobili, presentino un basso consumo energetico (90,3%). La possibilità di un risparmio economico non risulta essere il fattore più incisivo nel determinare un cambiamento in senso eco-sostenibile dei comportamenti degli italiani. Ciò è vero, infatti, per il 28,4% degli intervistati, mentre il 71,6% ritiene più determinanti fattori non strettamente economici, come la diffusione di una maggiore consapevolezza sulla necessità di proteggere l'ambiente (39,0%) e le preoccupazioni in ordine alla salute (32,6%). "La consapevolezza della necessità di produrre ricchezza in modo eco-sostenibile sta crescendo sempre di più tra gli italiani. L'indagine realizzata da Fondazione Impresa restituisce la fotografia di un Paese dove i comportamenti e le abitudini di acquisto sono fortemente influenzate dalla dimensione ambientale della scelta: due italiani su tre sono disposti a spendere di più e ritengono importante che i prodotti acquistati siano ecologici, biologici o che comunque presentino bassi consumi energetici. Il fattore risparmio economico è senza dubbio significativo, ma a interessare di più gli italiani sono la protezione dell'ambiente e le preoccupazioni in ordine alla salute. Investire sulla green economy – sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa – è ormai un passo obbligato: gli italiani sembrano pronti a vincere la scommessa della crescita sostenibile".
 
 
 

Cucine Belle Epoque di Bompani

Un modo di vivere la cucina disinvolto e ispirato agli ambienti country. Con la linea di cucine free standing "Belle Epoque" Bompani propone soluzioni libere che si sposano perfettamente sia con gli spazi e le esigenze delle case di campagna sia con il gusto per l'atmosfera rustica delle case di città.

 

Gusto retrò con uno sguardo al passato, un bon ton senza tempo: si chiama "Belle Epoque" ed è la nuova linea di cucine free standing in  classe energetica "A" firmata Bompani -  punto di riferimento nel settore degli elettrodomestici per la cucina e la casa - pensata per  gli amanti delle atmosfere calde ed accoglienti di una cucina dal sapore familiare.

 

Dall'estetica coloniale e la spiccata personalità, le cucine professionali "Belle Epoque" offrono massima flessibilità ed efficienza racchiusa in 100 x 60 cm di spazio. I piani cottura, corredati da pratica alzatina in acciaio satinato, sono dotati di resistenti griglie in ghisa e presentano 5 fuochi a gas di nuova generazione (di cui uno a tripla corona) con dispositivi di sicurezza che bloccano l'emissione del gas in caso di spegnimento accidentale della fiamma.

 

Con 105 litri di volume, 7 programmi a disposizione, griglia elettrica, leccarda e orologio programmatore analogico, i forni sono perfetti per cucinare a regola d'arte e in totale sicurezza qualsiasi pietanza: cacciagione, carni e pesci anche di grande dimensione.

 

Curate nei minimi dettagli e al tempo stesso informali, le "Belle Epoque" consentono di accendere emozioni golose in cucina, fatte di aromi e sapori nostrani tutti da vivere in serenità con la famiglia o con gli amici.    

 

Le cucine "Belle Epoque" Bompani (www.bompani.it) sono disponibili nei colori rosso antico, e avorio al prezzo di € 1089, mentre la versione in acciaio satinato è in vendita a € 1189.

mercoledì 13 giugno 2012

Attivato on line il sito del Gruppo Famiglie Dravet

Attivato on line il sito web del Gruppo Famiglie Dravet: www.sindromedidravet.org

Il Gruppo Famiglie Dravet è stato costituito il 2 ottobre 2010 all'interno della Federazione Italiana Epilessie (FIE). Questo specifico gruppo di lavoro è formato da famiglie i cui figli sono affetti da una rara e grave forma di encefalopatia epilettica altamente farmaco resistente a cui si associano anche disturbi dello sviluppo neurologico. Questa malattia si chiama sindrome di Dravet dal nome della dottoressa francese Charlotte Dravet che l'ha descritta per la prima volta nel 1978. Quando il Gruppo Famiglie Dravet si è costituito era composto da 9 famiglie provenienti da varie parti del nord Italia. Tutte le famiglie presenti in quell'incontro erano iscritte alle varie associazioni territoriali, aderenti alla FIE. In quel primo incontro svoltosi a Piacenza si decise che era necessario unire tutte le forze per combattere questa malattia. Attualmente, grazie a varie strategie di comunicazione, e all'aiuto dei centri ospedalieri che hanno ricevuto la nostra comunicazione, il gruppo si compone di circa 70 famiglie, la cui distribuzione geografica va dalla Sicilia al Trentino. 

Il Gruppo Famiglie Dravet ha diversi obiettivi:

 1)  Raccogliere fondi da destinare agli studi relativi a questa complessa patologia che contribuiranno ad una migliore conoscenza delle cause di fondo e delle problematiche ad essa correlate;

 2) Creare una rete di contatti fra tutte le famiglie italiane interessate da questa problematica, affinché ciascuno di noi possa confrontarsi e condividere le reciproche esperienze nell'affrontare questa impegnativa patologia. Si vuole così evitare o ridurre quella sensazione di solitudine che tutti noi abbiamo provato per lunghi periodi in seguito alla diagnosi;

3) ottenere il riconoscimento e l'inserimento della sindrome di Dravet nel registro nazionale delle malattie rare. A tutt'oggi questa sindrome non è ancora riconosciuta, manca quindi un codice specifico di esenzione che possa, su tutto il territorio nazionale, essere utile al fine di ottenere gli ausili o presidi che occorrono per intervenire in soccorso del bambino in caso di emergenza.

 4 Stimolare e diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alla sindrome di Dravet al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica, le Autorità politiche, sanitarie e socio-assistenziali, nei confronti dei malati e dei loro famigliari.

5) Informare i malati, i loro famigliari e quanti li seguono nel trattamento, sulla malattia e sulle possibilità di cura ed assistenza.

6) Aderire  e collaborare con organismi nazionali ed internazionali che si occupano della sindrome di Dravet 

Durante l'anno 2011, sono state organizzati numerosi eventi in varie parti d'Italia, tutte finalizzate alla raccolta di fondi da destinare alla ricerca. Anche per il 2012 sono in programma nuove iniziative continuando sulla strada intrapresa durante il precedente anno.

www.sindromedidravet.org

 

Risparmiati 310 milioni di megawattora nel 20122 grazie ad ABB

ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha pubblicato le stime relative ai risparmi annui derivanti dai propri convertitori di frequenza installati nel mondo. Nel 2011, i convertitori di frequenza di ABB hanno permesso di risparmiare circa 310 milioni di megawattora (MWh) di energia elettrica, il 19% in più rispetto all'anno precedente.

I convertitori controllano la velocità dei motori elettrici, che assorbono il 25% dell'elettricità consumata dalle industrie del pianeta. In termini di emissioni di CO2 è stata evitata l'immissione in atmosfera di 260 milioni di tonnellate di anidride carbonica (ipotizzando che la quota di elettricità risparmiata fosse stata prodotta bruciando combustibili fossili). Volendo tracciare un'altra equivalenza, si può dire anche che i consumatori americani hanno risparmiato circa 34 miliardi di dollari sulle bollette dell'energia elettrica(i). Il risparmio energetico corrisponde alla produzione elettrica di oltre 30 reattori nucleari e, nel contesto europeo, ai consumi annui di 75 milioni di utenze domestiche in Europa(ii).

"Ma le possibilità di risparmio sono ancora immense, se pensiamo che solo il 10% dei motori industriali attualmente fa uso dei convertitori di frequenza" ha dichiarato Ulrich Spiesshofer, responsabile della Divisione Discrete Automation and Motion di ABB. "La soluzione migliore per ridurre costi ed emissioni è utilizzare l'energia in modo più efficiente."

I motori elettrici sono impiegati ovunque. La maggior parte delle persone non se ne rende conto, ma quando qualcosa si muove – una pompa dell'acqua, le tende che si abbassano, le merci su un nastro trasportatore, i laminatoi di una fabbrica, gli ascensori, ecc. – molto spesso quel movimento è ottenuto proprio grazie a un motore elettrico.

Le stime di risparmio annuo calcolate da ABB si basano sul confronto dei consumi elettrici tra applicazioni con e senza convertitori di frequenza. Molti motori elettrici che non sono dotati di convertitori di frequenza funzionano a velocità massima e il controllo delle performance è attuato per mezzo di semplici valvole.

L'energia rappresenta il 92-95% dei costi del ciclo di vita di un motore, a seconda della taglia, l'investimento in un convertitore di frequenza, quindi, si recupera in genere in meno di due anni.

ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB impiegano circa 145.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.

Per una spiegazione dei termini tecnici contenuti in questo documento, consultare
www.abb.com/glossary

(i) Sulla base dei prezzi dell'elettricità negli Stati Uniti nel 2011.
(ii): Media dei consumi elettrici delle famiglie dell'Ue. Fonte: IEA World Energy Outlook 2011.

AL VIA L'OSCAR DI BILANCIO 2012

Le imprese profit e nonprofit italiane possono aderire da oggi fino al 15 luglio 2012 all'Oscar di Bilancio 2012, il premio che da oltre cinquant'anni seleziona i migliori bilanci sotto il profilo della trasparenza, della comunicazione e della chiarezza. Le Commissioni di Segnalazione e la Giuria dell'Oscar di Bilancio esaminano e valutano gli aspetti di comunicazione e fruibilità dei documenti da parte di tutti gli stakeholder senza entrare nel merito della situazione economico-finanziaria di chi partecipa. Per questo l'Oscar di Bilancio rilascia a tutte le organizzazioni che partecipano un attestato, a testimonianza che chi decide di iscriversi dimostra per ciò stesso di essersi posto in un'ottica di trasparenza, completezza e correttezza della comunicazione. Infatti, afferma il Segretario Generale dell'Oscar di Bilancio Gherarda Guastalla Lucchini, "tutti i componenti della Giuria, in questo momento di crisi economica, ritengono fondamentale sottolineare che una ripresa solida e duratura non può che fondarsi su relazioni certe e chiare con gli stakeholder.  Queste relazioni e questi legami si costruiscono anche su bilanci che non sono meri rendiconti contabili, ma che sono progettati per comunicare efficacemente attraverso strumenti e percorsi fruibili da tutti i referenti". Le aziende e le organizzazioni nonprofit che scelgono di partecipare per la prima volta trovano sul sito Ferpi www.ferpi.it - la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana che promuove, gestisce e organizza il premio - la scheda semplificata e dettagliata dei criteri di valutazione su cui si fonda la selezione dei bilanci. Questi criteri sono indicati nel Regolamento del Premio, che è stato rivisto anche in funzione dell'evoluzione della normativa e delle nuove esigenze richieste dal momento economico attuale, e sono raggruppati in quattro macroaree: gli "Aspetti generali" suddivisi in Leggibilità, Tempestività, Fruibilità, ed Efficacia; la "Analisi dell'informativa Economico-Finanziaria" compresa quella Prospettica e dei Rischi; il "Governo e gestione delle Business Unit" Risorse Umane, Innovazione, Organizzazione, Assetto Tecnico e infine la "Corporate Social Responsibility" suddivisa in Informativa ambientale, Informativa sociale, Informativa di sostenibilità, Informativa sui valori intangibili.

 

Un Premio partecipato

 

L'edizione 2012 dell'Oscar di Bilancio, promosso e gestito da FERPI - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana – si avvale del contributo di ACRI, AIIA, ANIA, ASSOLOMBARDA, BORSA ITALIANA, CNDCEC; della collaborazione di AIAF, AIIA, AIRe, ANDAF, ANIMA per il sociale nei valori d'impresa, ASSIREVI, CNDCEC, FEEM, FONDAZIONE SODALITAS, GBS, NEDCOMMUNITY, e del GRUPPO 24 ORE.

Il Premio ha come partner principale Eni e come sponsor Banca Fideuram; Bombardier Transportation Italy; Cattolica Assicurazione, Fondazione Cariparma e Monte dei Paschi di Siena.

 

L'edizione 2012

 

Oltre al Premio Speciale per la Governance Societaria vengono assegnati 8 Oscar, ossia: Fondazioni di Origine Bancaria, Fondazioni d'Impresa, Organizzazioni Erogative Nonprofit; Imprese di Assicurazioni (quotate e non quotate); Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie (quotate e non quotate); Medie e Piccole Imprese (non quotate); Medie e Piccole Imprese Bancarie, Finanziarie (non quotate); Organizzazioni Non Erogative Nonprofit; Società e Grandi Imprese Non Quotate e Società e Grandi Imprese Quotate.

 

Il Regolamento e la relativa scheda di adesione possono essere richiesti alla Segreteria Organizzativa del Premio, tel 02.4986697, o scaricati direttamente dal sito www.oscardibilancio.org.
La partecipazione è gratuita. Per partecipare è sufficiente inviare la scheda compilata alla segreteria, anche con e-mail all'indirizzo
oscardibilancio@ferpi.it, entro il 15 luglio 2012.

La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 3 dicembre 2012 presso la sede di Borsa Italiana a Milano.

 

 

Informazioni:

Ufficio Stampa Oscar di Bilancio

oscardibilancio@ferpi.it

Nextplora al Social Business Forum 2012 con Idee&Opinioni

L'Istituto di ricerca di mercato Nextplora è stato tra i protagonisti dell'edizione 2012 del Social Business Forum, la due-giorni dedicata a temi quali innovazione partecipata, utilizzo di tecnologie collaborative all'interno delle imprese, servizio al cliente, social business e capacità di re-inventarsi per ottenere un vantaggio competitivo, ricca di  interventi e case-history raccontate dagli attori dell'evoluzione del mercato a livello mondiale. Andrea Giovenali, Presidente e Fondatore di Nextplora, ha condiviso la propria storia, l'esperienza e le conoscenze nel settore presentando Idee&Opinioni (http://ideeopinioni.nextplora.com), la community on-line che dà voce alle aspettative di cambiamento, permettendo alle aziende di disporre del punto di vista diretto dei consumatori. Come? Idee&Opinioni, si pone come il "social network delle idee" utili a migliorare la vita quotidiana: gli utenti iscritti al panel possono, infatti, suggerire innovazioni, commentare e votare quelle di altri, partecipare a sfide indette direttamente da Nextplora o dai suoi clienti, fino a conoscere, contattare e collaborare con persone che condividono le stesse esigenze. A seconda del livello di importanza, inoltre, le diverse attività consentono di guadagnare punti che possono essere poi convertiti in acquisti presso i partner selezionati. Per realizzare tutto questo Nextplora ha scelto di adottare Telligent e Innovation Cast quali soluzioni tecnologiche immediate per offrire semplicità di utilizzo agli utenti, facilitare le relazioni sociali, garantire una gestione rapida dell'intero processo di screening e valutazione delle idee e assicurare solidi strumenti di controllo analitici per ottenere il miglior monitoraggio possibile. Idee&Opinioni è realmente uno strumento innovativo, che ascolta il desiderio di evoluzione. E i numeri parlano da sé: a Ottobre 2011 risultano, infatti, essere state proposte 6.700 idee e postati 166.000 commenti, il 20% degli iscritti alla community ha inserito almeno un commento, il 10% ha postato almeno un'idea e il 5% ne ha pubblicate più di 10.

martedì 5 giugno 2012

Vendita a domicilio: primo trimestre +3%

Inizio d'anno positivo per le aziende della vendita diretta a domicilio associate Univendita (Unione italiana vendita diretta). I primi tre mesi del 2012 si sono chiusi con un aumento del fatturato del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente assestandosi sui 267 milioni e 940mila euro: «La vendita diretta a domicilio si conferma la forma distributiva più dinamica nel nostro Paese e un settore capace di reagire e reggere a periodi difficili come quello che ormai da anni stiamo attraversando -commenta Luca Pozzoli, presidente di Univendita-. Gli indicatori statistici dimostrano che il nostro comparto non solo è capace di resistere ai periodi difficili grazie alla professionalità degli incaricati alla vendita e alla qualità dei prodotti offerti, ma anche di sapersi adeguare e di reagire di fronte alle difficoltà». Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato quello degli "alimentari e beni di consumo casa" che ha segnato un incremento del 5,2%, seguito dai beni durevoli casa (+2,8%) che, con il 64% di quota di mercato, rimane il comparto più importante della vendita diretta a domicilio. Segno positivo anche per "cosmesi e accessori moda" (+0,8%), mentre il settore "altri beni e servizi" ha avuto una contrazione del 4,3% nonostante la performance positiva del comparto "viaggi e turismo" che ha segnato un aumento del 3%. Sul fronte occupazionale, cresce il numero degli incaricati alla vendita che, nel primo trimestre 2012, raggiungono quota 59.676, con un incremento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Da sottolineare la cospicua componente femminile, pari all'87,8%del totale degli incaricati delle aziende associate Univendita: «La vendita diretta a domicilio è una grande risorsa per il mercato del lavoro nazionale -continua Pozzoli-, soprattutto in questa delicata fase economica. Da sempre, chi ha interesse ad avviare un'attività autonoma o desidera imparare una professione che servirà per il proprio futuro, trova nelle aziende della vendita diretta a domicilio una concreta possibilità per il domani. Pensiamo, in primo luogo, alle donne che, come dimostrano i dati, sono la parte più incisiva dei nostri incaricati. E, in secondo luogo, ai giovani, che possono trovare nelle differenti realtà della vendita diretta adeguate proposte a seconda delle proprie esigenze. Non ultimo, i dati Istat sulla disoccupazione femminile e giovanile, che hanno toccato ad aprile il 12,2% e il 35%, devono fare riflettere sulle dinamiche del lavoro oggi in Italia e aprire spiragli di inserimento al lavoro che superino le logiche del lavoro tradizionale».

MADE expo: promozione internazionale

Cresce l'impegno internazionale di MADE expo, la manifestazione fieristica dedicata all'intera filiera dell'edilizia, che vede nei mercati esteri importanti opportunità di crescita per il comparto di riferimento. Un impegno continuo e itinerante in preparazione della quinta edizione di MADE expo, che si terrà dal 17 al 20 ottobre a Fiera Milano Rho. A partire dai Road Show, lo strumento promozionale che favorisce i contatti con i mercati emergenti creando opportunità di crescita, MADE expo non si ferma e ha già in programma una tappa negli Stati Uniti per incontrare i maggiori studi di architettura, per promuovere i prodotti e i progetti delle aziende espositrici alle realtà che realizzano e sviluppano i più importanti progetti e investimenti immobiliari del mondo in tutti i Paesi in forte sviluppo ed emergenti. Parteciperanno a MADE expo i principals e i directors di studi di architettura internazionali che realizzano progetti dalle sedi di New York, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Dallas, Dubai, Doha, Shanghai, Pechino, Singapore, Toronto, Mumbai, Londra e altre ancora su scala globale.


Diomedea
Ufficio stampa MADE expo
www.diomedea.it

lunedì 28 maggio 2012

Cotton Usa e Italdenim: nuova partnership

COTTON USA e Italdenim annunciano una nuova partnership per la produzione di un nuovissimo tessuto denim, tutto made in Italy ma con altissima percentuale di cotone americano, LIFEDENIM.
"Si tratta di un prodotto completamente nuovo sia per le caratteristiche di colore, sia per le caratteristiche 'di mano' ovvero al tatto" spiega Stefano Caccia, Responsabile Marketing e Comunicazione di Italdenim, storica azienda attiva nella produzione del denim dal 1974 che fornisce tessuti a quasi tutte le aziende di jeanserie in Italia e nel mondo. La produzione dei nuovissimi tessuti è realizzata con una nuova tecnologia produttiva, LIFEDENIM, sviluppata internamente dall'azienda di Inveruno (MI) dopo anni di ricerca ed investimenti e attualmente in corso di brevetto. LIFEDENIM verrà presentato per la prima volta in occasione di Denim by Première Vision, che si svolgerà a Parigi il 23 e 24 maggio 2012. "Siamo molto lieti della nuova partnership con Italdenim e che il cotone americano giochi un ruolo così importante in questa innovazione tecnologica" dice Stephanie Thiers-Ratcliffe, International Marketing Manager di Cotton Council International (CCI). "Il ruolo del cotone americano nella produzione LIFEDENIM è determinante: è uno dei più puri tra quelli presenti sul mercato e offre alte performance in termini di resistenza, lucentezza e lunghezza della fibra" spiega Stefano Caccia. Nella produzione LIFEDENIM viene utilizzata una percentuale molto alta di cotone americano, che permette grande versatilità nella produzione, quindi adattabilità alle specifiche richieste nei vari mercati e dai vari brand clienti, e massima resa sul fronte del colore e del tatto. La produzione LIFEDENIM è anche molto attenta all'ambiente e a ridurre al minimo gli sprechi: i siti produttivi si avvalgono solo di energie alternative con generatore di energia autonomo, non si impiegano energie da petrolio o carbone, ma piuttosto da metano. Grande attenzione anche allo smaltimento delle scorie, della depurazione delle acque reflue impiegate nella produzione, alla scelta dei prodotti chimici meno invasivi per il trattamento dei tessuti.
 
 

domenica 27 maggio 2012

La nuova comunicazione di Fly Communications

Fly Communications, società italiana che progetta, produce e vende sistemi per le telecomunicazioni radio, presenta le iniziative aziendali per il rinnovo della comunicazione. "Abbiamo aggiornato la nostra vetrina sul mondo, siamo partiti con il rinnovare il logo, ormai superato nella grafica, e lo abbiamo reso più nitido e moderno, di conseguenza abbiamo riorganizzato il sito www.flycommunications.net, arricchendo di contenuti la sezione Prodotti e quella relativa le Applicazioni, in questo modo diamo visibilità anche ai nostri Clienti, protagonisti dei nostri successi" spiega Alessandro Campanella, CEO di Fly Communications, e prosegue "una delle peculiarità del nuovo sito web è la dinamicità dei contenuti: periodicamente si potranno trovare notizie di prodotto, novità sull'Azienda, promozioni in corso. Il nostro obiettivo è dare un servizio informativo costantemente aggiornato per i nostri Clienti, ma anche per tutti coloro che lo potrebbero diventare". Rinnovata completamente nella grafica e nei contenuti, la nuova versione del sito rappresenta un importante obiettivo nel percorso di innovazione e miglioramento della comunicazione di Fly Communications. Un'altra iniziativa è l'istituzione di un Ufficio Stampa, sia per uso interno, sia come servizio aggiuntivo ai propri Clienti e potenziali. La responsabile della comunicazione ha il compito di mantenere i contatti con la Stampa (specializzata e nazionale), redigere casi di successo con l'aiuto dei Clienti, organizzare interviste ed eventi quali roadshow tecnici e partecipazioni a iniziative nazionali o proposte da Partner. Inoltre, l'Ufficio Stampa si occupa di aggiornare, non solo il sito web, bensì anche la parte di social network che vede coinvolta l'Azienda, infatti, un'altra novità nel campo della comunicazione è proprio l'adesione di Fly Communications a Twitter @flycomnet e a Facebook FLY Communications - Wireless Network Systems. "Ci siamo resi conto che un'Azienda innovativa come Fly Communications, è necessario sia attiva su questi social network. Sono meccanismi che permettono alle aziende di farsi conoscere anche da un punto di vista intrinseco: l'attenzione che si pone su certi argomenti piuttosto che su altri danno una visione di come agisce l'Azienda, una sorta di Vision aggiornata e costantemente alimentata" spiega Campanella, e prosegue "la nostra idea è anche quella di coinvolgere i nostri Clienti in attività che solo la presenza sui social network può garantire, come ad esempio gare fotografiche con votazione da parte degli altri utenti". "In un momento come questo dove il mercato è un'incognita, l'innovazione svolge un ruolo importante, le Aziende devono trovare il modo di emergere, e ciò può essere fatto anche con il rinnovo della propria immagine aziendale, oltre ovviamente con la proposta di prodotti e servizi d'eccellenza", conclude Campanella.

Fly Communications
Fly Communications progetta, produce e distribuisce sistemi per le telecomunicazioni radio, si rivolge al mercato BtoB offrendo soluzioni Wireless volte a risolvere problematiche legate al Networking, come la copertura di aree geografiche particolari (vallate) o estese (province) al fine di superare il Digital Divide per la diffusione del Wi-Fi.

 

Antares Hotels Rubens: certificato d'eccellenza Tripadvisor 2012

Il sito Tripadvisor, che pubblica le libere recensioni dei consumatori sulle esperienze turistiche, ha insignito l'Hotel Rubens di Milano, del gruppo Antares Hotels, del Certificato di Eccellenza 2012 per aver ricevuto "costanti commenti positivi da parte dei nostri viaggiatori". "Il punteggio di 4 punti su 5 è un risultato eccezionale" – ha commentato Tripadvisor specificando che "solo le migliori strutture vengono insignite del nostro Certificato di eccellenza". "La consapevolezza di avere solo commenti genuini dà una certa soddisfazione – commenta il direttore del Rubens Gianmario Bertini, vicepresidente del gruppo – e ci conferma nella nostra strategia di investimento in qualità." Antares Hotels L'Ospitalità a Milano, brand degli alberghi Accademia, Concorde e Rubens, dopo aver investito 9 milioni di euro in ristrutturazioni e riammodernamenti dal 2006 al 2011, ha annunciato per il 2012 altri 700 mila euro di spese per continuare a perfezionare le proprie strutture. Il Rubens rinnova parte degli arredi delle camere, dopo una imponente ristrutturazione realizzata l'anno scorso, con il rifacimento della hall e dei bagni. "Camere insonorizzate, letti comodi, diversi servizi gratuiti ed eleganza degli arredi sono alcune delle caratteristiche ci contraddistinguono – continua Bertini -, poi come sempre sono le persone che fanno la differenza. Noi puntiamo molto anche sulla formazione per sviluppare la capacità di capire il cliente e di risolvere ogni suo problema. Far sentire a casa gli ospiti anche fuori casa è il nostro principio".

www.antareshotels.com

Mercato della casa in provincia di Varese: crollano le piccole abitazioni, tengono le medio-grandi

Crollano le case di piccole dimensioni. Resistono invece le abitazioni medio-grandi. Non solo: a fronte di zone che risentono più della crisi, emergono nuove aree dove le compravendite sono in crescita. Questo il quadro che emerge dai dati dell'Agenzia del Territorio sulla provincia di Varese. Possiamo parlare di una fotografia a "due facce" per il mercato immobiliare? «Il dato di partenza resta di una forte crisi, anche se possiamo osservare delle nicchie dove il mercato sostanzialmente sembra tenere», risponde Carmelo Candore, notaio con studio ad Arcisate, tra i maggiori della provincia varesina. «Il 2011 è stato un anno in cui le vendite immobiliari sono calate notevolmente. I dati parlano di una diminuzione del 6,15 per cento, passando dalle 10.703 abitazioni vendute nel 2010 alle 10.042 dell'anno scorso. In particolare, sui 141 Comuni della provincia risulta che quasi uno su due (52%) ha subito un calo delle compravendite, mentre meno di un terzo (31%) ha avuto un incremento». Possiamo parlare quindi di una fase di calo non generalizzata? «Contrariamente a quanto si possa ipotizzare in un periodo di crisi, la fascia di abitazioni medio-grandi ha subito una contrazione inferiore rispetto al taglio piccolo. Per i monolocali, le contrattazioni sono diminuite di quasi l'8 per cento, mentre per i bilocali il calo è del 12 per cento. Le abitazioni composte da tre, quattro o cinque locali hanno avuto un decremento minimo, intorno all'1 per cento, rimanendo sostanzialmente stabili», prosegue il notaio. Le motivazioni di un andamento così differente potrebbero essere molte: da una crisi che ha colpito e colpisce prevalentemente i redditi medio bassi, ma anche ad una crisi che costringe ad abbassare i prezzi in particolare sulle case più grandi. «Resta un fatto: a Varese c'è una grande attenzione e un forte attaccamento al bene-casa. Basta pensare che, secondo le ultime statistiche, quasi il 90 per cento delle famiglie è proprietario della propria abitazione», commenta il notaio. La zona che ha risentito maggiormente del calo è quella del basso Varesotto. Andando a vedere il numero delle transazioni di compravendita infatti emerge un calo forte sui principali centri urbani. Continua Candore: «Significativa è il dato di una città come Saronno che è passata dalle 441 unità vendute nel 2010 alle 338 del 2011 con un decremento del 23 per cento, oppure di Caronno Pertusella che è passata dalle 424 alle 302 con una diminuzione complessiva 29 per cento». Sembrano tenere meglio, anche se il segno resta negativo, città come Busto Arsizio (-10%) e Gallarate (-13%). Per trovare dei segni positivi occorre spostarsi verso Varese. «Qui, sempre stando ai dati dell'Agenzia del Territorio siamo passati dalle 844 abitazioni vendute nel 2010 alle 890 del 2011, con un incremento del 5 per cento», continua il notaio. «Un vero e proprio "asse d'oro" sembra essere la tratta che passa per Varese, Malnate (+28%), Tradate (+36%) e Fagnano Olona (+15%). In generale le zone vicine alla Svizzera, data la forte presenza di frontalieri, riescono a contenere meglio la dilagante crisi economica, riuscendo in alcuni casi a raggiungere risultati positivi, con le dovute eccezioni come Luino che in un anno ha perso circa l'11 per cento delle vendite». Il 2012 sta dando segnali di ripresa? «Difficile per il momento avere un quadro certo - risponde Candore - Nei primi quattro mesi dell'anno continua il trend negativo; anzi nel complesso, non intravvedendo alcuna ripresa sostanziale, la crisi del mercato della casa sembrerebbe ancora più marcata».

Inaz e Human Energy: energia delle persone per far funzionare le aziende

L'energia elettrica fa funzionare le nostre macchine, ma è quella umana che tiene in piedi le aziende. Soprattutto in questo periodo di crisi è la qualità dell'impegno delle persone a fare la differenza, anche e soprattutto nel mondo del business. Su questo concetto Inaz ha basato tutta la nuova campagna pubblicitaria, che prende il via oggi, 24 maggio. «Abbiamo scelto un nuovo payoff, "Human Energy" -annuncia Linda Gilli, presidente e amministratore delegato di Inaz- perché riassume efficacemente la maniera in cui noi vediamo il complesso universo della gestione del personale di un'azienda: più che di "risorse umane", vogliamo parlare di "energia umana", della quale vanno colte e messe a frutto tutte le potenzialità». Primo lancio in grande stile sulla pagina centrale del Sole 24 Ore con la pubblicazione di una sorta di manifesto, «un "credo laico" -spiega ancora Gilli- che Inaz condivide con gli imprenditori convinti che mettere al centro le persone sia il modo giusto di operare anche in tempi di crisi. Credo nell'energia che si libera quando ogni persona può lavorare bene. Quando si dà il giusto valore alle sue idee‚ alla sua fatica‚ al suo coraggio. Credo nelle cose nuove che questa energia fa nascere». La nuova campagna ha l'obiettivo di far conoscere meglio al grande pubblico il mondo e i valori di Inaz. «Le sfide che affrontano ogni giorno gli imprenditori, i direttori del personale e tutti coloro che lavorano per le risorse umane sono anche le nostre sfide -conclude Linda Gilli-. La nostra mission è fornire alle aziende le soluzioni più potenti, flessibili, sicure e aggiornate per prendersi cura del loro vero e proprio motore: le persone». La pianificazione si declinerà poi su testate nazionali e di settore, radio e web. Inaz Srl è una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione servizi per l'amministrazione e la gestione delle risorse umane. Con una rete di agenzie e punti assistenza in tutta Italia, Inaz offre le sue soluzioni a più di 10mila clienti fra aziende, studi professionali, consulenti del lavoro e associazioni di categoria. Inaz, con il suo Centro Studi, è anche punto di riferimento per imprese e professionisti in tema di aggiornamento, consulenza e formazione.
 
 

ABB completa l'acquisizione di Thomas & Betts

ABB Ltd (NYSE: ABB), gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, e Thomas & Betts Corporation, azienda leader nel Nord America per i prodotti di bassa tensione, hanno annunciato che ABB ha completato la già preannunciata acquisizione di Thomas & Betts. L'acquisizione di Thomas & Betts si inserisce nella strategia di espansione della Divisione Low Voltage Products di ABB in nuove aree geografiche, nuovi settori e nuovi prodotti. L'integrazione tra i componenti elettrici di Thomas & Betts e i prodotti di protezione, misura e controllo in bassa tensione di ABB porterà ad un'offerta estremamente ricca e completa. In Nord America questa integrazione raddoppierà il potenziale di mercato di ABB fino a raggiungere il valore di circa 24 miliardi di dollari. Thomas & Betts conta in quest'area infatti una rete di oltre 6.000 distributori e grossisti di materiale elettrico che daranno ad ABB maggiori opportunità di commercializzazione dei propri prodotti di bassa tensione. In Europa e Asia, la capacità di copertura del mercato sarà ampliata attraverso la presenza consolidata dei canali di vendita ABB. "L'acquisizione di Thomas & Betts favorisce la nostra strategia globale e crea valore per i nostri azionisti" ha dichiarato Joe Hogan, CEO di ABB. "ABB crede fermamente nella capacità produttiva del continente americano. Abbiamo investito oltre 11 miliardi di dollari in Nord America nell'ultimo triennio per assumere un ruolo chiave nelle tecnologie per l'energia e l'automazione e oggi gli Stati Uniti sono il più ampio mercato di ABB in termini di vendite e dipendenti". "La nostra offerta integrata di prodotti e componenti di bassa tensione è ben equilibrata su scala globale ed è tra le più complete del settore", ha dichiarato Tarak Mehta, responsabile della divisione Low Voltage Products di ABB. "La rete di distribuzione di Thomas & Betts e il suo team di professionisti altamente qualificati diventeranno parte integrante delle attività di ABB negli Stati Uniti permettendo ad ABB un migliore supporto ai propri clienti in tutto il mondo". Dominic Pileggi manterrà l'incarico di Presidente di Thomas & Betts e Charles Treadway, ex Chief Operating Officer, lo sostituirà nel ruolo di CEO. La sede della società è a Memphis, nel Tennessee. "Siamo orgogliosi di entrare a far parte del gruppo ABB contribuendo con il nostro know-how, i nostri prodotti e una solida tradizione di eccellenza nelle relazioni con i clienti", ha commentato Treadway. "Grazie all'ampliamento del portafoglio prodotti e a una presenza globale le nostre due aziende insieme  avranno ottime opportunità di crescita". Con la chiusura dell'acquisizione, le azioni di Thomas & Betts sono state ritirate dalle contrattazioni alla Borsa di New York.



Bank of America Merrill Lynch è stato il consulente finanziario di ABB e Kirkland & Ellis LLP il principale consulente legale. Per Thomas & Betts i due incarichi sono stati svolti, rispettivamente, da Deutsche Bank Securities Inc. e Davis Polk & Wardwell LLP.

ABB (www.abb.com) è leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione che consentono alle utility e alle industrie di migliorare le loro performance, riducendo al contempo l'impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB impiegano circa 145.000 dipendenti in oltre 100 Paesi.

venerdì 11 maggio 2012

Corsa alla green economy

Secondo l'Indice di Green Economy 2012 realizzato da Fondazione Impresa sulla base di 21 indicatori relativi ai settori energia, imprese, agricoltura, turismo, edilizia, trasporti e rifiuti, le regioni più "green" d'Italia sono Trentino Alto Adige, Toscana e Umbria. Il Trentino Alto Adige svetta da solo in testa alla classifica, staccando di molto la 2° Toscana e la 3° Umbria, mentre i fanalini di coda nella corsa alla green economy sono Campania (18°), Sicilia (19°) e Puglia (20°). "Il dato più significativo che emerge dall'Indice di Green Economy 2012 – sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa – sono gli ottimi risultati ottenuti dalle regioni del Centro: Toscana, Umbria e Marche, infatti, hanno ottenuto buoni piazzamenti, tanto da collocarsi nelle prime sei posizioni della classifica (rispettivamente , e ). In generale, le regioni centrali e settentrionali si sono piazzate meglio delle altre, ad accezione della virtuosa Basilicata (7°) e di Liguria e Lazio, che invece si sono discostate dal comportamento virtuoso delle regioni del Centro-Nord, collocandosi nelle posizioni più basse della classifica (rispettivamente 16° e 17°). Nel complesso – proseguono i ricercatori di Fondazione Impresa – le regioni del Nord sono più virtuose negli indicatori relativi ai comportamenti individuali, come l'edilizia e i rifiuti. Tutte le regioni del Nord coprono le prime otto posizioni nell'indicatore sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna sono prime nella raccolta differenziata. Le regioni del Centro hanno espresso un significativo dinamismo negli indicatori relativi all'energia e all'agricoltura biologica (Umbria e Toscana sono rispettivamente 3° e 5° per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; Toscana e Umbria sono ai primi due posti per risparmio energetico certificato con i Titoli di Efficienza Energetica; Lazio, Toscana e Marche sono 3°, 4° e 5° per superficie agricola bio). Le regioni del Sud confermano il proprio primato nell'indice di imprenditorialità bio (con Calabria, Basilicata e Sicilia prime per numero di operatori nel biologico). L'auspicio dei ricercatori di Fondazione Impresa è che la green economy possa rappresentare una strategia di uscita dalla crisi economica. Le imprese "green", che, a seconda delle specificità regionali, possono contribuire alla produzione di valore aggiunto e alla creazione di nuova occupazione, hanno bisogno di politiche coerenti e lungimiranti, oltre che di misure capaci di dare rapidamente soluzione ai problemi cronici dell'impresa in Italia, come la troppa burocrazia, i ritardi nei tempi di pagamento e non da ultimo il fenomeno del credit crunch".