lunedì 28 maggio 2012

Cotton Usa e Italdenim: nuova partnership

COTTON USA e Italdenim annunciano una nuova partnership per la produzione di un nuovissimo tessuto denim, tutto made in Italy ma con altissima percentuale di cotone americano, LIFEDENIM.
"Si tratta di un prodotto completamente nuovo sia per le caratteristiche di colore, sia per le caratteristiche 'di mano' ovvero al tatto" spiega Stefano Caccia, Responsabile Marketing e Comunicazione di Italdenim, storica azienda attiva nella produzione del denim dal 1974 che fornisce tessuti a quasi tutte le aziende di jeanserie in Italia e nel mondo. La produzione dei nuovissimi tessuti è realizzata con una nuova tecnologia produttiva, LIFEDENIM, sviluppata internamente dall'azienda di Inveruno (MI) dopo anni di ricerca ed investimenti e attualmente in corso di brevetto. LIFEDENIM verrà presentato per la prima volta in occasione di Denim by Première Vision, che si svolgerà a Parigi il 23 e 24 maggio 2012. "Siamo molto lieti della nuova partnership con Italdenim e che il cotone americano giochi un ruolo così importante in questa innovazione tecnologica" dice Stephanie Thiers-Ratcliffe, International Marketing Manager di Cotton Council International (CCI). "Il ruolo del cotone americano nella produzione LIFEDENIM è determinante: è uno dei più puri tra quelli presenti sul mercato e offre alte performance in termini di resistenza, lucentezza e lunghezza della fibra" spiega Stefano Caccia. Nella produzione LIFEDENIM viene utilizzata una percentuale molto alta di cotone americano, che permette grande versatilità nella produzione, quindi adattabilità alle specifiche richieste nei vari mercati e dai vari brand clienti, e massima resa sul fronte del colore e del tatto. La produzione LIFEDENIM è anche molto attenta all'ambiente e a ridurre al minimo gli sprechi: i siti produttivi si avvalgono solo di energie alternative con generatore di energia autonomo, non si impiegano energie da petrolio o carbone, ma piuttosto da metano. Grande attenzione anche allo smaltimento delle scorie, della depurazione delle acque reflue impiegate nella produzione, alla scelta dei prodotti chimici meno invasivi per il trattamento dei tessuti.
 
 

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